APR. MAG. 2015
50
I
n questa parte d’Italia, siamo
all’estremo Est del Friuli Vene-
zia Giulia, i confini sono stati
spostati più volte nell’arco degli
ultimi 150 anni, di pari passo con
le guerre che hanno insanguinato
quest’angolo d’Europa.
Oggi una pacificazione storica tra
Italia e Slovenia vive anche di vino,
prodotto suentrambi i lati del confine
tra la provincia di Gorizia e il Paese
ex jugoslavo, in una zona collinare
a forte vocazione vitivinicola, per
esposizione, natura dei suoli, know
how locale.
SUL VERSANTE ITALIANO
il Col-
lio, dal nome tradisce la sua oro-
grafia, con la coltivazione della vite
introdotta già in epoca preromanica
oggi conta su una produzione di alta
qualità, di grandi bianchi realizzati
da uve Pinot, Friulano (noto storica-
mente come Tocai), Sauvignon e del
rinomato Collio Bianco che caratte-
rizza la Doc.
Fra i rossi, invece, il CollioRosso, i Ca-
bernet, il Merlot. Tutti provenienti da
aziende di dimensionimedio-piccole,
moltea conduzione famigliare, conun
forte radicamento locale, che hanno
saputo evolvere il prodotto pur nel
rispetto della lunga tradizione e oggi
si presentanosulmercatoconvini pia-
cevolmente sorprendenti, che fanno
della freschezza e dell’attaccamento
al territorio, nella sua accezione più
positiva, un elemento di differenzia-
zione importante.
I bianchi, conpersonalità, sannoadat-
tarsi alla perfezione all’aperitivo, si
sposano bene con il prosciutto crudo
che in quest’angolo d’Italia non può
cheessereSanDaniele, nondisdegna-
no piatti di mare o carni bianche. Ma
sanno correre anche da soli, in fuori-
pasto,usanzamantenutadellamescita
albicchiere, nel quale il CollioBianco
spreme tutto il suo bouquet fresco
e fruttato, pur con note profonde.
0E TVSHY^MSRI HM ZMRS RIP 'SPPMS EJJSRHE PI WYI VEHMGM
MR ITSGE TVIVSQERMGE 3KKM RIPPE TEVXI SVMIRXEPI HIP
*VMYPM :IRI^ME +MYPME WM TVSHYGSRS KVERHM FMERGLM I
VSWWM HM GSVTS 7IQTVI WSVTVIRHIRXM
IN TAVOLA
-P ZMRS
WYP GSR½RI
DI PIETRO CINTI




