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DIC. GEN. 2018

invece, li voglio abbattere, non è un

caso che il nuovo ristorante si chiama

Aperto.

Con quale collega italiano vorresti

lavorare?

Sono molti gli chef italiani con i quali

vorrei fare un’esperienza ma, in par-

ticolare, vorrei trovarmi al fianco Ge-

rardo Novi! Per me è un idolo, alla sua

età sta ancora facendo la stagione in

Costa Smeralda. Mi piacerebbe anche

lavorareconlasquadradell’Associazio-

ne Cuochi Lucani, è un grande team

e sono orgoglioso di esserne socio!

carne di capra, penso che rappresenti

la svolta per il futuro. Si tratta di un

progetto che seguo da diverso tempo,

tanto da aver già tenuto un seminario

sulla carne di capra e sui suoi benefici,

ben 4 anni fa a Chicago.

Come ti rapporti con i fornitori ita-

liani?

Ho un ottimo rapporto con loro. Ci

confrontiamo su differenti tematiche,

proprio per avere da tutte e due le

parti una visione quanto più concreta

possibile: a loro chiedo quali siano i

prodotti italiani che vengono più ri-

RAVIOLI RIPIENI DI CACIOCAVALLO

Nella mia regione d’origine (ma penso che il

concetto valga per tutta Italia) c’è un detto:

“Quando uno straniero arriva da queste parti,

piange due volte!” La prima perché scopre una

realtà molto diversa, un paese quasi fuori dal

tempo e, di conseguenza, un po’ difficile da

vivere nei primi giorni; la seconda volta piange

perché, dopo essersi abituato alle tradizioni e alle

bellezze dei luoghi, non se ne vuole più andare.

A completare il tutto la bontà dei prodotti della

gastronomia e il Caciocavallo ne sono un esempio

assoluto, un formaggio condiviso anche con Puglia

e Calabria. Proprio per la sua originalità e per il suo

gusto unico, ho deciso di servirlo alla mia cena La

Bellezza della Basilicata alla Fondazione James

Beard a New York.

Il Caciocavallo si ottiene dal latte delle mucche

podoliche, una razza quasi estinta che, per

l’appunto, vive ancora sugli Appennini calabro-

lucani e in alcune parti di Puglia e Molise: sono

mucche particolari, forti e gentili al tempo stesso,

selvagge (possono vivere all’aperto) e amiche

dell’uomo. Tutte caratteristiche che rendono

questo formaggio una delizia assoluta. Il nome

Caciocavallo deriva dalla stagionatura che avviene

“a cavallo” di due pertiche appese.

Ingredienti per 6 persone:

Per la pasta

- 250 g di farina (più un’aggiunta per la

lavorazione)

- 56 g di burro a temperatura ambiente

- 2 uova

- ½ cucchiaino di sale

Per il ripieno

- 125 g di Caciocavallo stagionato grattugiato

- 80 g di ricotta

- 1 uovo

Per mantecare

- 100 g di Caciocavallo stagionato grattugiato

- 100 g di burro

- 3 cucchiai di salvia fresca tritata

Amalgamate gli ingredienti per la pasta fino ad

avere un panetto elastico; lavoratelo per circa 10

minuti, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare

per mezzora.

Nel mentre, in una ciotola, preparate il ripieno

mettendo il Caciocavallo, la ricotta e l’uovo e

amalgamate il tutto molto lentamente e con

delicatezza.

A questo punto stendete la pasta con il mattarello

(o con la macchina per tirare la sfoglia): deve

essere sottile. Su una metà mettete il ripieno

aiutandovi con un cucchiaio o con un sac à

poche; richiudete con l’altra metà e con la rotella

tagliapasta rifinite i contorni. In alternativa potete

usare anche uno stampino rotondo. Sigillate bene

i bordi. Sbollentateli in acqua salata per pochi

minuti e scolateli al dente. In una padella grande

fate sciogliere a fuoco lento il burro e la salvia,

per ultimo aggiungete il Caciocavallo e mescolate

bene. Fate saltare i ravioli nella padella e serviteli

caldi.

Vini consigliati:

Riesling Secco

chiesti (tralasciando ovviamente il di-

scorso già consolidato di quelli della

tradizione), e loro mi chiedono pareri

e informazioni sul mercato americano

e sulle difficoltà, anche in base all’e-

volversi della ristorazione.

Quali piatti faresti mangiare al Pre-

sidente degli Stati Uniti?

Diciamo che la cosa nonmi disturba il

sonno… Se mai si dovesse presentare

nel mio ristorante avrebbe come tutti

gli altri il menù a disposizione. Posso

solo aggiungere una cosa: lui vuole

costruire muri e mettere barriere, io,