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DIC. GEN. 2018

DallaBasilicataall’America,quando

è iniziata questa avventura?

Quando si parla di scherzi della vita…

ecco, questo, in un certo modo, lo è

stato. Sonoarrivato inAmerica il 1apri-

le del 1990: pesce d’aprile? Beh, oggi,

quel giorno, lo ricordo con piacere! A

dire il vero sognavo di giungere nella

grande America non per lavorare ma

perunavacanza:inqueglianni,lemete

più ambite per la professione di chef

erano la Francia, la Svizzera, la bella

Sardegna e anche Londra, soprattutto

neimesiinvernali.Invecemihaaccolto

Washington ed è qui che ho iniziato la

mia carriera vera e propria. Pensare,

in quasi 30 anni, quante cose sono

cambiate: ora è proprio l’America la

metapiùdesiderataperchivuoleavere

un grande successo nella ristorazione

e nella gastronomia!

Qual è stato il tuo percorso di for-

mazione?

Arrivo da un contesto di campagna e

da una famiglia semplice: cresciuto tra

i campi di Lagonegro, precisamente a

Macilimieri, in una famiglia con 6 figli,

3 femmine e 3 maschi. Fondamenta-

le l’insegnamento dei miei genitori…

che mi guardano da lassù. Una vita

a contatto con la natura, allevando

250 capre, 100 mucche podoliche,

coltivando l’orto con fagioli e grano:

pensare che in casa, le uniche cose

che si acquistavano erano zucchero,

sale e caffè, tutto il resto era prodotto

in famiglia. Un giorno, un mio caro

amico mi aveva raccontato di essersi

iscritto all’Istituto Alberghiero di Po-

tenza. Incuriosito e attratto da questo

mondo decisi di iscrivermi a quello

di Matera. Era il 1976. Ho seguito il

consiglio del mio mentore Gerardo

Novi e il resto parla da sé, una bella

storia oltreoceano.

Come hai fatto a conciliare una cu-

cina regionale come quella della

Basilicata con usanze e tradizioni

completamente differenti?

L’impresa non è stata per niente facile!

All’esterosiconosconoprincipalmente

regioni come laToscana e il Piemonte,

elapizza.AWashingtonsonostatouno

dei pionieri della cucina contempora-

nea italiana; dopo parecchio lavoro e

tante proposte ho ottenuto fiducia e

credibilità da parte della clientela; in

questo modo, un poco alla volta, ho

fatto conoscere le delizie della cucina

lucana. Con soddisfazione posso dire