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MARZO/APRILE 2015
l
e prime settimane del 2015
hanno certificato il passaggio
dell’inflazione in campo negati-
vo, in una misura compresa tra
il -0,6% rilevato a gennaio ed il -0,2%
di febbraio. L’Italia è dunque tornata in
deflazione, come nello scorso mese di
settembre: ciò significa che i prezzi al
consumo dei beni e dei servizi acquistati
dalle famiglie risultano più convenienti
se messi a confronto con quelli praticati
a gennaio e febbraio 2014.
Si è a lungo dibattuto sugli effetti nocivi
che una discesa prolungata dei prez-
zi finirebbe per produrre sul sistema
economico, come insegna l’esperienza
giapponese a partire dalla metà degli
anni Novanta: in prima battuta un
trend deflattivo spinge i consumatori
a rimandare gli acquisti, in quanto ad
ogni rinvio corrisponde un risparmio
crescente. Nel medio termine questi
comportamenti contribuiscono a de-
primere i consumi delle famiglie ed a
ridurre i margini delle imprese produt-
tive, innescando una spirale deflazio-
ne-recessione economica dalla quale è
assai difficile risollevarsi.
La deflazione buona
La situazione attuale è in realtà molto
differente dallo scenario descritto: se
di deflazione si tratta, quella attuale è
una deflazione “buona” per le impli-
cazioni sul potere d’acquisto delle
famiglie, riconducibile in larga parte
ad uno shock esterno quale la caduta
delle quotazioni petrolifere. Il merito
della discesa dei prezzi al consumo è
infatti tutta dei prezzi dei carburanti,
con oltre 10 centesimi in meno al litro
per la benzina verde ed il gasolio nelle
prime settimane del 2015, in parte
già riassorbiti nella direzione di un
nuovo prezzo di equilibrio. L’effetto
sulla percezione di inflazione è stato
tuttavia dirompente per i consumatori:
ITINERARI
UNO SCENARIO IN MIGLIORAMENTO, CHE HA TUTTE
LE PREMESSE AFFINCHÉ SI CONCRETIZZI UN RECUPERO
DELL’INFLAZIONE NELLA SECONDA METÀ DEL 2015
di Fulvio Bersanetti, REF Ricerche
@REFRicerche
40 mld
L’IMPEGNO ITALIANO PER SERVIZI
E INFRASTRUTURE ALL’INTERNO
DEL “PIANO JUNCKER”
Whatever it takes:
l’Italia alla prova
deflazione
Gruppo di prodotti
Media 2014
Media 2015*
Alimentari
0,3
1,1
alimentari, ex fresco
0,9
0,5
Beni non alimentari
0,3
0,0
Energia
-3,0
-5,2
Servizi
0,6
0,8
Tariffe pubbliche
2,0
1,5
Affitti
0,6
0,0
Inflazione generale
0,2
0,3
Escl. energia
0,6
0,8
Escl. frutta, verdura, energia
0,7
0,7
Fonte:elaborazioniREF Ricerche su dati Istat (NIC) *Previsioni
INFLAZIONE: IN ITALIA ZERO VIRGOLA...
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