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NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

QUELLA CON AUCHAN/SMA È

UN’ALLEANZA STRATEGICA CHE HA

SETTE ANNI DI VITA E STA

OTTENENDO OTTIMI RISULTATI

(MARCO BORDOLI)

dovrebbe vedere l’ingresso anche dei

francesi di Système U. E che - stando

a quanto suggerito sempre da Il Sole

24 Ore - non è escluso possa in futuro

accogliere la stessa Finiper.

Interpellato da In Store sul tema, il grup-

po prende le distanze, rispondendo che

«al momento, quelle pubblicate sono le

uniche informazioni note e divulgabi-

li». E tra queste, nessun cenno è fatto

all’ipotesi.

Saranno quindi i prossimi mesi a scio-

gliere il dubbio.

Di certo c’è, invece, che le aspettative

suscitatedall’intesa sonomolto alte. «L’ac-

cordo - afferma Marco Brunelli, numero

uno di Finiper - rappresenta per noi un

punto di partenza per rafforzare la pre-

senza nel mercato italiano».

E sulla stessa linea è anche il commento

dell’amministratore delegato di Conad,

Francesco Pugliese: «La partnership stra-

tegica con l’azienda fondata da Brunelli

è un’opportunità per crescere ulterior-

mente - annota il manager -.

I due gruppi hanno risorse e capacità

adeguate per poter cogliere le oppor-

tunità offerte dalla crisi, proponendo

convenienza e servizi sempre più vicini

alle esigenze dei cittadini, ma anche tu-

telando la qualità delle produzioni della

filiera agroalimentare italiana».

Cambiamenti

per Conalec e Billa

In casa Conad, però, le novità non sono

finite qui: gli accordi appena stretti tra

Leclerc e Coop hanno, infatti, portato

alla conclusione del progetto targato

Conalec, una Srl partecipata dal Con-

sorzio Nazionale Dettaglianti al 60%

e dalla sigla francese al 40%, cui fa-

cevano capo 40 ipermercati operanti

in Italia a insegna Leclerc-Conad. «Dal

primo gennaio 2015 - anticipa Puglie-

se - saremo operativi su tutti i punti di

vendita: utilizzeremo l’insegna Conad

Ipermercato e convertiremo circa una

ventina di ipermercati in superstore».

Durante l’estate, poi, Conad ha rilevato

da Gruppo Rewe - deciso a lasciare il

mercato italiano - circa cinquanta filiali

a marchio Billa. Ed ora sarebbe pronta a

fare lo stesso per altrettanti punti di ven-

dita dell’insegna, che ha intanto ceduto

un’altra cinquantina negozi a Carrefour.

Auchan allarga

le coalizioni

Si potrebbe a questo punto pensare che

i colpi si scena siano esauriti. E invece

no. Le nuove alleanze strette da Coop,

Conade Finiper hannogiàprodottoun

Un quadro che da un lato garantisce concorrenza tra insegne a

tutto vantaggio dei consumatori, ma che dall’altro comporta una

bassa vocazione all’internazionalizzazione.

Questa struttura di settore ha funzionato per molti anni,

garantendo convenienza al consumatore e un’equa

remunerazione per gli imprenditori, ma in un momento di grande

crisi come quello che stiamo attraversando comincia a non

essere più suf ciente. In particolare le imprese distributive sono

attualmente strette in una tenaglia che vede calare i consumi, e

quindi le vendite, e invece lievitare i costi operativi.

A questi elementi si deve aggiungere una burocrazia

opprimente causa di rallentamenti e costi, un sco eccessivo

e l’emanazione di alcune leggi, come quella relativa all’art.

62 sui termini di pagamento per i prodotti alimentari, che

contribuiscono ad accentuare le dif coltà economiche e

nanziarie delle aziende, soprattutto se di dimensioni medie

o piccole. Il risultato di tutto ciò è una contrazione costante

della redditività - ormai ridotta a pochi decimi di punto - e

un rallentamento negli investimenti. La Gdo sta reagendo a

questa situazione cercando sempre maggiore ef cienza, e in

questo senso vanno lette le ricerche di partecipazioni a contesti

internazionali, che potrebbero garantire sinergie e risparmi sui

costi di acquisto dei prodotti e sulla gestione della marca del

distributore».

54%

QUOTA DI MERCATO DEI PRIMI TRE

GRUPPI SPAGNOLI

SCENARIO