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DIC. GEN. 2016

8

I

l 92% di chi beve vino (cioè

l’87% degli italiani), ama il

Prosecco. In numeri asso-

luti questo vuol dire che è co-

nosciuto, apprezzato e bevu-

to (ovviamente inmodi e con

intensitàdifferenti)dacirca40

milioni di italiani.

È quanto emerge dall’inda-

gine realizzata da SWG spa

di Trieste, su un campione di

1200 italiani, maggiorenni.

Ricerca realizzata in ottobre

2015 che segna l’avvio di un

nuovo osservatorio sul Pro-

secco, voluto dal Consorzio

di tutela e affidato ad SWG

con l’obiettivo di analizzare la

relazione tra il consumatore

contemporaneo e il Prosec-

co. L’indagine demoscopica

ha portato alla luce un’inten-

sa relazionedi gustoepiacere

tra il Prosecco e il consumato-

re nostrano.

Per il 41% delle persone la

scelta del Prosecco è un fat-

toredi gusto: perchégli piace.

Unaltro31% lo ritiene sempli-

cemente buono. Altri impor-

tanti driver di consumo, sono

la sua versatilità e il fatto che

si abbina a qualunque mo-

mento della giornata. Il Pro-

secco ha conquistato, quindi,

il gusto e il cuore degli italia-

ni. È un vino fresco, piacevo-

le, spiritoso, eclettico, adatto

ai tanti palati differenti. Una

proposta giovane e al con-

tempo tradizionale, di qualità

e con un prezzo accessibile

e soprattutto che favorisce

il buon vivere e lo stare in-

sieme agli altri. Non a caso, il

Prosecco appare un vino otti-

mo per cerimonie, ricorrenze

e festeggiamenti, ma è anche

ritenuto una buona proposta

per la pausa o il break quo-

tidiano. Un vino che serve a

fare bella figura, rendere l’aria

della festa, ma anche un vino

chetifaevadereregalandoun

momento di piacevole relax.

«Non nascondo una certa

soddisfazione nel leggere

questi primi dati emersi dal

sondaggio - dichiara il Presi-

dentedel ConsorzioProsecco

Doc Stefano Zanette - In par-

ticolare mi compiaccio nel

riscontrare che la prima ra-

gione per la quale il Prosecco

viene utilizzato, è il fatto che il

Prosecco piace perché è buo-

no. Non perché è economica-

mente vantaggioso rispetto

ad altri vini come spesso mi

capita di sentire.

Questo dato è una conferma

di quanto sostenevo anche

senza il suffragio dei dati».

«Insieme ai molti dati positi-

vi - precisa il presidente Za-

nette - emergono anche altri

segnali dai quali si evince che

c’è ancora un certo lavoro da

svolgere sia sul piano della

formazione sia sul piano della

promozione, per meglio far

conoscere questo prodotto e

il territorioche loesprime. Noi

siamo pronti».

QI NEWS

A 40 milioni di italiani

il Prosecco piace

I

l presidente di Cantine Ferrari Matteo Lunelli

è stato nominato presidente di The Interna-

tional Wine and Spirit Competition (IWSC)

per l’anno 2016 e riporta questa carica in Italia

dopo vent’anni.

IWSC promuove e premia i migliori vini, di-

stillati e liquori al mondo con un attentissimo

processo di valutazione, che vede impegnati

oltre trecento tra Masters of Wine, sommelier,

buyer, educatori qualificatiWSET e grandi nomi

del giornalismo del vino. Quest’anno sono stati

giudicati prodotti da ben 90 diversi Paesi.

Commentando la nomina, Matteo Lunelli ha

dichiarato: “Sono estremamente onorato di

questa nomina, poiché IWSC è un concorso di

grande prestigio internazionale. Spero di enfa-

tizzare il suo importante ruolo nell’educare il

consumatore a comprendere a fondo la bellez-

za della diversità dei territori e delle tradizioni

del vino; credo che un grande vino rappresenti

lapoesiadellasuaterraesiasempreespressione

di un territorio unico”.

Matteo Lunelli (Cantine Ferrari) presidente IWSC

Matteo Lunelli (a sinistra) durante il passaggio di

consegne con il presidente uscente Neil McGuigan