GIU. LUG. 2015
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parete. Nella parete dunque si ri-
trova l’elemento più riconoscibile
dello spazio, la traccia che mag-
giormente riesce a connotarlo, ma
senza una eccessiva fissità e rigi-
dità, poiché è mutevole con la luce
e produce, di ora in ora, effetti
variabili grazie al disegno delle
ombre. Per raggiungere questo
risultato, la ricerca si è indirizzata
nella progettazione di un unico
elemento in grado, a seconda del-
la sua rotazione e della posizione
degli elementi tra loro, di creare
infinite configurazioni variabili.
La parete è stata poi realizzata
scomponendo l’elemento in lastre
triangolari di travertino, di spes-
sore variabile, incollate ciascuna
su supporti diversi. Per ottenere la
complessità geometrica e il gioco
di ombre ricercato, è stata studia-
ta la posizione e la rotazione di
ogni singolo pezzo”.
Una parete quindi “su misura”
figlia della forte esigenza di ca-
ratterizzare l’ambiente in maniera
unica con pareti speciali. Il risul-
tato è una superficie affascinante
nuova e contemporanea ma che
ha fortemente connotate le sue
radici materiche.
PAVIMENTI SEGNALETICI.
Al
The Cake di Kiev c’è un pavimento
che, come un puzzle, disegna le
aree di passaggio o di sosta. In
questo locale le piastrelle diven-
tano sinonimo di comunicazione
e design contemporaneo.
Questa è l’idea dello studio
2B.Group che interpreta l’inse-
rimento delle decorazioni a pavi-
mento come indicazione di flusso
per gli utenti. La decorazione a
terra, in modo non troppo in-
vasivo e impattante, diventa un
elemento segnaletico per l’identi-
ficazione dei flussi. Gli architetti
decidono che il colore bianco del-
le piastrelle esagonali indica lo
spazio dei flussi pedonali mentre
in prossimità dei tavoli e dei ban-
coni le piastrelle cambiano colore
diventando scure. Le aree dense e
scure cromaticamente segnalano
la presenza degli arredi e le loro
diverse funzioni.
L’idea è interessante e il locale
pop è pensato nel modo più cor-
retto per servire torte e pasticcini
colorati. Un modo onirico e di-
vertente che racconta un mondo
festoso: quello delle torte!
Un secondo esempio che utiliz-
za il cambio di pavimento per
disegnare gli ambiti funzionali
differenti è il Gastrobar Kompa-
niya, progettato dallo studio DA
architects a San Pietroburgo. Il
pavimento ritaglia le aree di sosta
vicino al bancone e alle sedute
con ceramiche decorate lasciando
le aree di flusso a parquet. Con-
cettualmente le aree di attrazione
della fruizione del cibo vengono
evidenziate con le quadrotte de-
corate mentre le aree di scorri-
mento meno importanti vengono
trattate con il legno, un materiale
IN SALA
La Petite Cocktail Restaurant di Firenze e un
dettaglio delle pareti.
Al The Cake di Kiev gli inserti nelle piastrelle
definiscono il flusso dei clienti.




