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GIU. LUG. 2015

9

N

ella grande vetrina-

luna park di Expo, lo

sforzomaggiore di chi

espone è quello di riportare

l’attenzione sui contenuti.

Non v’è dubbio che Coop con

la sua presenza costituisca un

laboratorio - insieme ad altre

organizzazioni - che cerca di

interrogarsi propio sul futuro

del cibo e del pianeta. Non è

un futuro immediato, è trasla-

to al 2050, ma è un futuro che

ciriguardatuttiesoprattuttori-

guarda le giovani generazioni.

Così Coop si interroga sul cibo

delfuturoelofanonsoloconla

sua presenza istituzionale, ma

attraverso una ricerca com-

missionata a Doxa in 8 Paesi

del mondo esemplificativi di

situazioni diverse.

La ricerca si articola sul presen-

te e sul futuro. E il presente è

caratterizzato da un proprio

stile alimentare, come dichiara

quasi la metà del campione (il

45%), ma è sulla via della glo-

balizzazione.

Emergono anche stili alimen-

tari alternativi e in qualche

modo transnazionali. I Foodies

(cibo tipico e di qualità) sono

il 13% ma occupano posizioni

di rilevo anche la dieta ipoca-

lorica (10%), il credo salutista

(10%), vegano (8%) o biologi-

co (8%).

Solo unaminima parte del Pia-

neta sembra restia alla conta-

minazione, se è vero

che appena il 22% del

campione

dichiara

di non mangiare mai

cibo etnico e quasi un

quarto afferma invece

di consumarlo spesso.

Il 90% di tedeschi e in-

glesi dichiara infatti di

mangiare etnico spes-

so o qualche volta,

mentre i più diffidenti

sono i brasiliani e gli

italiani.

CADONO I TABÙ.

«Vi

è un certo ottimismo

dichiarato dagli intervistati -

afferma Albino Russo, respon-

sabileUfficio Studi Ancc-Coop

- ma vi è una netta consape-

volezza del cambiamento del

cibo tra trent’anni, sia perché

le tecnologie faranno la diffe-

renza, sia per i cambiamenti

climatici, per l’inquinamento e

l’aumento della popolazione».

Questi fattori di cambiamento,

nellapercezionedelcampione

intervistato, impatteranno si-

gnificativamente soprattutto

sulla naturalità del cibo (64%),

sulla sua qualità e sicurezza

(62%), sulla stessa tipologia di

alimenti (60%).

Proprio l’attesa di tali forti

cambiamenti induce specifi-

ci timori sulla manipolazione

degli alimenti che mangere-

mo (60%) e sugli effetti indotti

dall’inquinamento ambienta-

le (53%).

Peraltro a livello mondiale i

consumatori intervistati non

prevedono una riduzione del-

le quantità consumate (solo in

Uk e Germania si pronostica

una riduzione nella frequenza

diconsumodicarne)mentrela

dieta sembra spostarsi su una

maggiore varietà conmaggior

ricorso a carboidrati, frutta e

verdura.

CHECOSACISARÀNELPIAT-

TO DEL FUTURO?

Troveremo

Ogm (il 72% del campione

mostra piena consapevolez-

za sulla loro diffusione), molte

pillole (75%) e carne sintetica

(60%), non mancheranno in-

setti e alghe, comunque cibi

dalle proprietà nutrizionali bi-

lanciate. I più eclettici e aperti

al cambiamento del gusto, gli

indiani, i cinesi e i brasiliani, ma

anche un 70% di italiani, po-

trebbe provare il cibo in pillole

e il 44%dei nostri connazionali

non si tirerebbe indietro nem-

meno davanti a un insetto.

A fronte di ciò in alcuni Paesi

prevale il timore di un innal-

zamento del costo del cibo,

un cibo meno democratico e

solo per pochi e del rischio di

una futura scarsità alimentare.

Expo: il cibo del futuro tra timori e aspettative

QI NEWS

58

… Perderà

… Sarà

…Vorresti

Dieta/Salute

57

Nutrimento

42

Influenzato

dalla tecnologia

69

Tradizione/

Religione

40

Convivialità

54

Piacere

50

45

Nutrimento

40

Piacere

Dieta/Salute

42

Convivialità

…sarà

tecnologico

,

nutrizionalmente bilanciato

e in grado di mantenerci in buona

salute

. Il costo è la

perdita di piacere

e degli

aspetti affettivi e relazionali

.

Il cibo del futuro...

Valori % - Base: Totale campione

D29/D30/D31. Cosa sarà soprattutto il cibo del futuro?/ Che cosanonsarà il cibo del futuro?/ E tu che cosa proprio vorresti mantenesse il cibo del futuro?

60%

70 69 52 54 70 54 48 60

66 50 34 43 59 68 47 57

30 49 49 57 21 29 51 61

27 34 36 37 31 27 38 63

Manipolazione del cibo

53%

Inquinamento ambientale

43%

Cibo troppo costoso

37%

Carenza di cibo

Le paure più grandi sul cibo del futuro

Valori % - Base: Totale campione

D28. Quali sono le paure più grandi che hai rispetto al cibo del futuro?

Il tavolo dei relatori alla

presentazione della ricerca Doxa.

Da sinistra Albino Russo,

responabile Ufficio Studi Ancc-

Coop, Marco Pedroni, presidente

Coop Italia, Stefano Bassi,

presidente Ancc.