QI
STAR BENE A TAVOLA
APR. MAG. 2018
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ranti, addensanti, conservanti ecc.),
almeno cerchiamo di scegliere quelli
meno ricchi di fitofarmaci di sintesi!
L’agricoltura biologica in questi ulti-
mi anni, pur rimanendo un mercato
di nicchia dovuto in larga parte ai
prezzi più alti rispetto ai corrispetti-
vi prodotti convenzionali, sta pren-
dendo una larga fetta di mercato. In
Italia, uno dei paesi leader nella pro-
duzionebiologica europea,interessa
circa il 6,9%della superficie agricola.
Ma oltre alle considerazioni di tenore
ambientale, altri motivi che hanno
spinto l’adozione di questo tipo di
pratica agricola in generale sono sta-
te quelle di tenore imprenditoriale (i
consumatori sono disposti a pagare
di più per i prodotti biologici) o lega-
te alla disponibilità di finanziamenti
dell’Unione europea per l’adozione
di pratiche agricole eco-compatibili.
Anche nella ristorazione collettiva
la quota di prodotti bio è in crescita
ma, come si fa ad avere la certezza
che si tratti di vero bio?
Esistono organismi di controllo au-
torizzati dal Ministero delle Politiche
Agricole a cui la legge assegna il com-
pito di verificare il rispetto dei rego-
lamenti attuativi da parte delle azien-
de biologiche e concedere il proprio
marchio da apporre alle etichette dei
prodotti venduti dall›azienda associa-
ta (vedi foto di seguito).
Tali organismi devono rispettare il
principio di “terzietà” non intrat-
tenendo altri rapporti commercia-
li o di consulenza con le aziende
certificate; le Regioni e le Provin-
ce a statuto speciale sono preposte
al controllo di questo aspetto. Gli
organismi di controllo effettuano
ispezioni presso le aziende associa-
te con cadenza almeno annuale e, se
necessario, in presenza di sospette
violazioni preleva campioni da sot-
toporre ad analisi.
Il logo biologico ed il sistema di
etichettatura hanno il compito di
assicurare al consumatore che il
prodotto che stanno comprando è
stato ottenuto seguendo in tutti i
dettagli la Regolamentazione euro-
pea sull’agricoltura biologica.
(L’agricoltura biologica in Europa
è stata regolamentata per la pri-
ma volta a livello comunitario nel
1991 con il *Reg. (CEE) nº 2092/91
relativo al metodo di produzione
biologico di prodotti agricoli e
all›indicazione di tale metodo sui
prodotti agricoli e sulle derrate ali-
mentari. Solo nel 1999 con il *Reg.
(CE) nº 1804/99 sono state regola-
mentate anche le produzioni ani-
mali. Nel giugno del 2007 è stato
adottato un nuovo regolamento
CE per l’agricoltura biologica, Reg.
(CE) nº 834/2007[2], che abroga i
precedenti ed è relativo alla produ-
zione biologica e all’etichettatura
dei prodotti biologici sia di origi-
ne vegetale che animale, compresa
l’acquacoltura).




