APR. MAG. 2018
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*La dottoressa
Barbara Panterna è
un Medico-Chirurgo
con Perfezionamento
universitario in
Nutrizione umana
conseguito presso
l’Università Statale
di Milano. Si occupa
di educazione alimentare e
geriatria, docente/formatore
per la Regione Lombardia nei/
di Corsi di Primo Soccorso e
Microbiologia. Autrice di diversi
articoli di carattere medico/
scientifico e di romanzi presenti
su Amazon libri.
Ha recentemente pubblicato
con Passoni Editore: Storie di
ordinaria ginecologia, distribuito
in Italia da Bayer farmaceutica.
Svolge la sua attività medica
a Milano in regime di libera
professione.
tano da tecniche di forzatura della
crescita in cui l’animale viene rispet-
tato, nutrito con mangimi naturali
e dove le malattie vengono trattate
mediante preparati omeopatici e
fitoterapici, limitando i medicinali
convenzionali ai casi gravi.
È ovvio che questo ammirevole pro-
getto, che pare utopistico per certi
versi, abbia dei benefici ma anche
dei costi più elevati rispetto al con-
venzionale quindi le critiche, i pareri
discordanti e l’avversità che genera
l’argomento Bio siano legati alla sua
scarsa sostenibilità su larga scala.
(Il divietodi usare lamaggior partedi
prodotti agrochimici di sintesi riduce
quella parte dell’impatto ambientale
agricolo legata all’immissione di mo-
lecole tossiche nell’ambiente ma la
produzione biologica ha mediamen-
te rese inferiori del 20-45% rispetto
a quella convenzionale e pertanto,
per produrre le medesime quantità,
sarebbe necessario mettere a coltu-
ra il 25-64% di terre in più portando
ad una alterazione o distruzione di
habitat naturali. In tema di sosteni-
bilità è stato osservato inoltre che
l’agricoltura biologica è in grado di
avvicinarsi, per molte colture, ai ri-
sultati di quella convenzionale solo
se accoppiata ad una fertilizzazione
del terreno. A causa della scarsità di
animali allevati in modo biologico è
attualmente consentito l’utilizzo an-
che di fertilizzanti certificati come
biologici che di fatto però derivano
da produzioni convenzionali.)
Comunque, è un dato di fatto che
molti studi abbiano riscontrato una
quantità di fitofarmaci (antiparassi-
tari, fungicidi, diserbanti, repellenti
ecc di sintesi chimica) superiore del
30% nei prodotti di agricoltura con-
venzionale, (nonostante si sostenga
che questa percentuale non incida
negativamente sulla salute dell’uo-
mo) e che frutta e verdura biologica,
ad esempio, contengano un numero
maggiore di antiossidanti, tra il 20-
40% in più rispetto a quelli coltivati
con i metodi tradizionali.
Come medico nutrizionista è ovvio
che questi dati sianoperme rilevanti,
tanto da farmi prediligere prodotti
bio ove possibile, in quanto le so-
stante antiossidanti sono preziosissi-
mi alleati per il benessere del nostro
organismo, sempre più sollecitato a
stress di varia natura, anche perché
ormai ci nutriamo troppo spesso
con prodotti alimentari preparati/
confezionati saturi di additivi (colo-




