56
MARZO/APRILE 2015
DIGITAL WORLD
A
ll’interno dell’analisi degli scenari futuri
del commercio di molti settori merceo-
logici, vi sono alcuni temi che rivestono
un’importanza strategica tale da essere
in grado di ridisegnare completamente processi, us-
si e persino i margini dei principali operatori. Il tema
più caldo in questa fase appare essere quello dei
sistemi di pagamento, ovvero le possibilità offerte ai
consumatori di saldare i propri acquisti con strumenti
innovativi ed alternativi a quelli “tradizionali”, quali bo-
ni ci, carte di credito/debito e contante.
Secondo una recente analisi di una nota società di
consulenza americana, il nuovo borsellino elettronico
di Apple, chiamato Apple Pay, che viene ormai instal-
lato su tutti i dispositivi della Mela, rappresenterà in
poco tempo un nuovo standard di pagamento molto
importante. Entro il 2019, infatti, grazie ad una cre-
scita media annuale del 172%, verrà raggiunto un
volume di transazioni pari ad un valore di 800 miliardi
di dollari in un anno, saldate tramite l’Apple Pay. La
crescita non sarà sollecitata solo dai consumatori
che apprezzeranno la comodità di centralizzare nel
proprio device mobile l’accesso ai propri conti cor-
renti, ma anche e soprattutto grazie all’adozione delle
principali catene di Retailer statunitensi di tale siste-
ma. La con gurazione del mercato USA infatti vede
protagonisti alcuni Big Player in grado di determinare
il successo di una tecnologia rispetto ad un’altra nel
momento in cui vi sia una convergenza nell’adozio-
ne. Un mercato che avrà un valore di 4.700 miliardi
di dollari di transato diviene un terreno in cui banche
e società specializzate in sistemi di pagamento do-
vranno fronteggiare quindi “nuovi” pericolosi nemici
quali Apple, Google, Amazon, Square e tanti altri
nuovi operatori. In Italia vi è anche un certo fermento
riguardo a quanto avviene presso le casse della GDO
e delle catene dei Retailers. Tuttavia, con un fatalismo
tutto italiano, non sembrano essere principalmente i
sistemi di pagamento ad essere sotto il focus dell’at-
tenzione, forse perché si attende in primo luogo di ca-
pire come evolverà il mercato USA, per poi recepirne i
trend. Nel Belpaese si sta invece giocando, complice
le nuove norme contenute nella Legge di Stabilità, la
partita dei lettori dei buoni pasto elettronici.
È un mercato, il cui valore è stimato essere pari a 3
miliardi di Euro all’anno, che coinvolge quotidiana-
mente 2 milioni di persone che li dovrebbero utiliz-
zare quale sostitutivo del pasto meridiano: un terzo
dei buoni, tuttavia, viene speso presso la GDO per
la spesa alimentare (e non…). La recente novità è il
sostegno legislativo alla dematerializzazione dei buo-
ni pasti, tramite tessere magnetiche con chip, dove
vengono caricati i buoni che possono essere così
distribuiti e tracciati in modo più ef ciente. Il proble-
ma sollevato recentemente dalle catene della GDO,
con blocchi parziali nell’accettazione, è che ciascu-
na società emettitrice ha facoltà di distribuire i propri
lettori di tessere magnetiche riuscendo a far lievitare
il numero di terminali dedicati da installare presso cia-
scuna cassa. Si richiede quindi a gran voce un lettore
unico, magari integrato con i sistemi cassa. Una di-
sputa tutta italiana, mentre oltreoceano si decidono
partite davvero molto più importanti.
S
L’importanza di
pagare e di incassare
PAGAMENTI ELETTRONICI: UN MERCATO CHE SI PREPARA A RAGGIUNGERE I 4.700 MLD DI TRANSATO
DIEGO MARTONE
Ricercatore, partner di Demia, società di consulenza strategica
e innovazione per le imprese (demia.it).




