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Q uando il Censis nel suo Rapporto annuale parla di un’Italia in “letargo
esistenziale” dove famiglie e imprese restano in un recinto securiz-
zante, ma inerziale, un limbo fatto di mezze tinte, contestualmente
fornisce anche una chiave di lettura positiva. Che parla di settori che
entrano nell’era post-crisi (speriamo!) da vincenti e, guarda caso, tra gli
altri, troviamo il turismo e la gastronomia. Dove gli attributi che li rendono, appunto,
vincenti, sono l’ibridazione, cioè la capacità di mescolarsi e trarre giovamento da altri
settori (la moda, il design, la cultura), il polimorfismo e la diffusività. Da parte nostra
possiamo aggiungere anche la flessibilità. La capacità cioè di rispondere rapidamente
e con convinzione alle mutate e mutevoli condizioni del mercato.
Da questo punto di vista Expo, di cui tiriamo le fila in questo numero, è stata una
palestra della quale il nostro Paese aveva bisogno per aprirsi di più alle altre culture,
agli altri popoli, per sperimentare nuove strade.
Il grande successo e il “polimorfismo”, la varietà dell’offerta di cibo che abbiamo visto
a Expo rappresentano quanto di più importante anche per il nostro lavoro: ha offerto
spunti, ha dato indicazioni, ci ha abituati a pensare anche per gli altri, a prendere
coscienza delle eccellenze che il nostro Paese può offrire, al di là di episodi che le
possono screditare. L’abbiamo voluto ribadire dedicando un servizio all’olio extraver-
gine di oliva che, nonostante episodi discutibili, per la grande diversità che presenta
nelle mani dei nostri chef può dare il meglio di sé e delle sue qualità. Una materia
prima da trattare con flessibilità appunto.
Così come flessibilità è quanto promettono i nuovi abbattitori che consentono la mas-
sima efficienza in cucina e un aiuto alla creatività. E ancora, flessibilità è la cifra che
consente alla tecnologia di migliorare, ancora una volta, il lavoro in sala, che si tratti
di un ristorante con servizio al tavolo o di una formula di ristorazione rapida. Perché
la flessibilità è ciò che contraddistinguerà sempre di più il rapporto con i clienti. Ed
essere flessibili consentirà di dare più importanza alle relazioni con loro e di concentrarsi
maggiormente sull’offerta di una esperienza di consumo più completa e più autentica.
Questo numero di Qualitaly Magazine vi vuole offrire alcuni spunti di riflessione.
Buona lettura!
FLESSIBILITÀ ARMA VINCENTE
EDITORIALE
Editor Fabrizio Gomarasca 02 4997 6523 -
Hanno collaborato a questo numero:
Gloria Cavicchioli (segreteria), Pietro Cinti, Elena Consonni, Alberto Fiorito, Anna Muzio, Gregori Nalon
Progetto Grafico Luca Ballirò
Grafica e progetti speciali Luca Ballirò 02 4997 6560
Pubblicità
Sales Manager Giorgio Lomuoio 02 4997 7383
Key Account Marco Fumagalli 02 4997 6033
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Ufficio traffico Nadia Zappa 02 4997 6534
Segreteria Elena Cotos 02 4997 6553
Coordinamento DTP Alberto Decari 02 4997 6561
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Stampa: Grafiche Giardini s.r.l. Via G. Di Vittorio, 30 - 20090 Pantigliate (MI)
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n. 7082 del 3/1/2001. Roc n° 9799 del 14 giugno 2004
Direttore responsabile
Lorenzo Morelli
Editore
Cooperativa Italiana Catering
Via Rivoltana, 35 - 20096 Pioltello (MI)
MAGAZINE
dicembre-gennaio 2016
Anno XIV n. 90
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