GIU. LUG. 2015
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’è una domanda che compare all’interno del servizio che de-
dichiamo alle trasformazioni in corso nella ristorazione e nei
consumi fuori casa che vale la pena sottolineare. A una certo
puntosichiede:“Valeancoralapenainvestirenellaristorazione?”.
con dovizia di dati e di argomentazioni la risposta è positiva. E
la mia risposta lo è altrettanto.
Sì, vale la pena investire nella ristorazione perché nonostante le difficoltà degli
ultimi anni, ma se allarghiamo l’asse temporale vediamo che sul lungo periodo
dobbiamo parlare di crescita del settore, la ristorazione continua a dare segnali
di dinamismo che altri settori non hanno smesso di dare. Certo è una dinamica
non lineare e il trend positivo non vale per tutti, ma la ristorazione italiana è
in buona salute.
Lo dimostra il fatto - e non è solo il traino di Expo - che di cibo si parla ovunque
e che in ogni occasione il cibo, il consumo di cibo è centrale: dal fioraio hai
la possibilità di consumare un piatto prelibato, passi in libreria e puoi fare un
aperitivo con gli amici, addirittura con la diffusione del co-working anche gli
spazi di lavoro “in affitto” hanno il loro punto di somministrazione, dal panet-
tiere puoi prendere la colazione o fare la pausa pranzo. È possibile che questi
cambiamenti piacciano poco a chi è legato a una formula tradizionale di un
pubblico esercizio statico. ma la società è in costante evoluzione e siamo solo
alle prime battute. Per dire, la tecnologia non ha ancora fatto il suo ingresso
trionfale nel nostro settore. Ma presto succederà.
Un tale scenario ci impone, in quanto fornitori, di essere sempre pronti a occu-
pare spazi che si aprono, a cogliere tutte le opportunità che ci vengono offerte
e a presentarci per quello che siamo e vogliamo continuare a essere: dei partner
affidabili per i nostri clienti, in grado di proporre soluzioni e, come il signor
Wolf di Tarantino, di risolvere problemi.
Lo possiamo fare con le nostre competenze.
È da queste considerazioni che nasce il nuovo progetto che siamo lanciando in
queste settimane, dando vita a un nuovo brand: La Carne.
Ne parliamo in dettaglio all’interno di questo numero, e quindi nonmi soffermo.
Basti però dire che se in questomomento abbiamo deciso di dar vita a una nuova
linea di prodotti (agli hamburger ne seguiranno altri) l’abbiamo fatto perché il
mercato, i nostri clienti, ci hanno evidenziato una insoddisfazione per le carenze
dell’offerta esistente. Abbiamo selezionato un fornitore di qualità e affidabile,
abbiamo studiato un packaging efficiente, e oggi sottoponiamo la nostra azione
al giudizio dei nostri clienti. Che, siamo certi, sarà positivo.
Suluzioni per
il cambiamento
siamo,
e vogliamo
continuare
a essere, partner
affidabili per
i nostri clienti
Italo Nebiolo
presidente Cooperativa
Italiana Catering
il punto del
presidente




