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non venisse mai meno l’attenzione al
problema dipendenze.
Ogni giorno incontro genitori, inse-
gnanti, educatori che mi raccontano le
mille difficoltà che vivono sulla loro
pelle nel rapportarsi con i ragazzi che
quotidianamente stanno al loro fianco.
Rimango senza parole quando mi sento
raccontare, con crescente disagio, che
da qualche anno la soglia d’età in cui i
giovani iniziano ad assumere “sostan-
ze” si sta notevolmente abbassando, ar-
rivando addirittura alla preadolescenza.
È per questo che, con la mia Fondazio-
ne, voglio “arrivare prima”, prima che i
nostri giovani cadano vittime di droghe,
alcool e depressioni.
Fare questo significa intervenire pre-
cocemente nella loro vita, offrendo la
possibilità di affrontare con coraggio
ed equilibrio le difficoltà, utilizzando
le proprie risorse senza fare ricorso a
espedienti artificiali.
Tra i numerosi progetti che vogliamo re-
alizzare e che vanno in questa direzione,
uno che mi sta particolarmente a cuore
sono i Centri Giovanili Don Mazzi, luo-
ghi di aggregazione e prevenzione del
disagio diffusi sul territorio nazionale,
nati per offrire ai giovani e alle loro
famiglie occasioni di incontro sano e
di crescita positiva. Con i Centri Gio-
vanili facciamo sintesi delle esperienze
educative accumulate in trent’anni e
lanciamo un nuovo progetto educativo
al passo coi tempi.Per poter realizzare
questo sogno, consentire a Exodus di
portare un aiuto concreto e tempestivo
a un numero sempre maggiore di adole-
scenti e sostenerci nella realizzazione di
un nuovo Centro Giovanile a Milano è
possibile donare il 5 per mille. Una for-
ma di finanziamento che non comporta
oneri aggiuntivi, dal momento che il
contribuente sceglie semplicemente di
destinare una quota dei propri redditi
a noi segnando, nell’apposita sezione
nella dichiarazione dei redditi, il nostro
Codice Fiscale: 971 81 590 155.
Nello specifico il progetto prevede il
recupero architettonico di un immobile
ormai da tempo abbandonato all’inter-
no del Parco Lambro, la ex Capanna
dello zio Tom, in cui verranno realiz-
zati ambienti dedicati ai giovani: uno
spazio ristoro e una libreria, postazioni
wi-fi, uno spazio musica con sala prove
insonorizzata e sala di registrazione e,
all’esterno, aree dedicate allo sport.
Qui i ragazzi avranno un punto di
riferimento per scoprire e vivere da
protagonisti le proprie passioni e per
imparare a progettare il proprio futuro
e, insieme alle proprie famiglie, po-
tranno sperimentare nuove modalità di
relazione utili a migliorare il benessere
della persona.
Per qualsiasi società civile aiutare i
giovani a crescere è un impegno irri-
nunciabile. Dopo tanti anni trascorsi in
prima linea con i giovani posso dire, con
convinzione, che c’è bisogno di luoghi
nuovi, dove i ragazzi da “puledri” ab-
biano la possibilità di diventare “cavalli
di razza”.
◆
Per info: exodus.it
RIFLESSIONI
di Don Antonio Mazzi
SERVONO
LUOGHI NUOVI
S
ono arrivato a Milano agli inizi degli
anni ottanta e, in tutto questo lasso di
tempo, misonosempreattivatoaffinché
Don Mazzi con un gruppo di
volontari