attualità
29 Luglio 2025
Consumi in ripresa, seppur con scelte sempre più attente al portafoglio. Sono le tendenze del fuori casa per l'estate 2025 secondo Partesa che sottolinea il grande ritorno della birra, le preferenze in crescita per vini bianchi e spumanti italiani (grazie al loro rapporto qualità-prezzo), per proseguire con gli spirits e ai cocktail ready to drink.
LA BIRRA INVERTE LA TENDENZA
Un'inversione di tendenza dopo un inizio anno sottotono, con performance migliori per le referenze più accessibili, brand conosciuti e tenore alcolico più contenuto. E' quanto sta accadendo nel comparto birrario, dove funziona il consumo di lager - come Birra Messina Cristalli di Sale, Birra Moretti Filtrata a Freddo, Dreher L’Originale, Ichnusa Ambra Limpida - accompagnato da qualche stile emergente come le IPA o le Bitter.
Ma se il consumatore richiede facilità di beva, cerca anche una caratteristica distintiva che dia un twist all’esperienza, come nel caso delle lager non filtrate e delle “hoppy lager” con la nota amaricante che rinforza la sensazione di freschezza e profondità della bevuta. In evidenza anche il fenomeno no alcohol, ancora circoscritto ma capace di mettere a segno crescite a doppia cifra da più di un anno, con performance particolarmente positive per Heineken 0.0 e Birra Moretti Zero.
Infine, quest’estate si consolida la preferenza per il fusto, capace di restituire un’esperienza gustativa superiore, anche nel segmento no alcol con il formato “Blade” da 8 litri. Calici e boccali si alzano prevalentemente al momento aperitivo e a pasto, dove si assiste ad una crescita ormai esponenziale del beer pairing.
VINCONO BIANCHI E SPUMANTI ITALIANI
Se l’annata 2025 non è particolarmente brillante per i consumi, il comparto vino continua ad essere caratterizzato da un certo dinamismo. Il clima estivo incoraggia gli ordini di bianchi e spumanti: quest’anno le preferenze vanno, per i fermi, ai monovitigno, snelli, freschi e verticali, molto gastronomici, e, per le bollicine, agli italianissimi Franciacorta, Alta Langa e Trentodoc, capaci di garantire un ottimo rapporto qualità-prezzo a differenza degli Champagne.
Del resto, il fattore economico, oggi più che mai, sta influenzando i consumi, orientandoli verso vini accessibili ma di qualità. Con un risvolto positivo: gli italiani stanno riscoprendo le produzioni nostrane. E il no alcol? Ancora presto per l’Italia, dove le etichette alcol free sono più una curiosità che non una vera e propria esigenza di mercato. Ma il potenziale, anche solo in ambito educativo, c’è tutto.
SPIRITS: CRESCE LO SPRITZ, IL GIN STABILE
La bella stagione sta segnando, complice anche un clima favorevole, un ritorno al consumo di spirits, partito in sordina nel primo trimestre dell’anno. Con importanti novità: si assesta il Gin dopo quasi 10 anni di importante crescita, mentre il potere d’acquisto più limitato confina le referenze super premium nei soli locali dove l'intera proposta è di fascia alta, spostando le preferenze su prodotti più abbordabili, di fascia media.
In parallelo, continua la crescita del momento aperitivo, con un allargamento della proposta assortimentale di spirtz, che resta uno dei cocktail più richiesti in assoluto, grazie anche ai lanci dell'industria di marca. Ancora circoscritta la proposta no alcol, veicolata al punto di consumo principalmente tramite signature cocktail, ma con buone prospettive di crescita su cui Partesa ha scelto di scommettere lanciando quest’anno l’Upper Spritz analcolico, la new entry no alcol pensata per il momento aperitivo della linea di spirits private label Liq.ID. Ma la vera novità si conferma quella dei cocktail in fusto: in particolare, la proposta di Mixum, partner Partesa, è abbracciata con entusiasmo dai punti di consumo ed anche dai grandi eventi che la apprezzano sia per il livello qualitativo sia per la componente di servizio.
«Quella che stiamo vivendo è un’estate di lenta ma concreta ripresa per i consumi fuori casa, nonostante un potere d’acquisto ancora ridotto che pesa sulle scelte degli italiani, non del tutto controbilanciato dai consumi dei turisti stranieri in visita nel nostro Paese - osserva Giovanni Marco Esposito, direttore commerciale di Partesa -. Si conferma però la centralità dell’estate per il nostro settore, con una forte voglia di convivialità che si traduce in consumi consapevoli: cresce l’attenzione al rapporto qualità-prezzo, si premiano i prodotti di fascia media, ma senza rinunciare né al piacere di una birra fresca, di buon calice o di un cocktail ben fatto, né alla voglia di novità. Il momento dell’aperitivo resta cruciale, e siamo certi che anche il segmento no alcol, seppur oggi ancora di nicchia, possa rappresentare un’interessante opportunità di sviluppo futuro, a partire dal mondo birrario».
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