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LA GRANITA AL CAFFÈ E

IL CAPPUCCINO GHIACCIATO

Corrado Assenza

, titolare del Caffè

Sicilia di Noto, tempio siciliano della

pasticceriad’autore,ciparladellagranita

al caffè e del cappuccino ghiacciato.

Chi è il tipico consumatore di granite di caffè?

Un consumatore seriale, abituato ad assaggiare granite

di caffè ovunque vada. Esclusi i più piccoli, piace a tutti,

senza differenze d’età.

Come prepara le sue celebri granita al caffè e cappuc-

cino ghiacciato?

La prima con moltissimo caffè espresso. Tenete conto che

in 260 g di granita ci sono sei caffè espressi. Per fare il

cappuccino ghiacciato, invece, utilizziamo una tripla quan-

tità di granita di mandorla con un top di due cucchiai di

granita di caffè.

Quali sono i principali momenti di consumo di granita

al caffè e cappuccino ghiacciato?

Sonorichiestisoprattuttoperlaprimacolazione.Ilconsumo

decresce nel pomeriggio fino a diventare praticamente

inesistente dopo cena.

La granita al caffè e il cappuccino ghiacciato possono

funzionare anche al Nord e al Centro Italia?

Ovviamente dipende dal contesto in cui vengono pro-

poste e da come sono realizzate. Tuttavia, non essendo

prodotti tipici locali, hanno meno appeal che in Sicilia. Di

conseguenza, non si puòpensaredi avere subitoun ritorno

economico. Per educare e formare la clientela occorrono

almeno una decina d’anni.

I CAFFÈ SPECIALI

DEL TAGLIO

MILANO

Foto: Angelo Calzo

COLLECTION /

Mixer 59

In ogni caso, i consumi e le abitudini degli italiani in

tema di caffè (ribadiamo, non solo espresso) variano

da regione a regione e ledifferenze traNord, Centro

e Sud sono molto marcate. Così se il “Nocciolino”

è tipico di Napoli e Salerno, la gazzosa al caffè è un

prodottodiffuso soprattut-

to in Calabria, mentre

le granite sono per

antonomasia si-

nonimo di Sicilia.

Ovunque, però,

c’è ancora poca

cultura del caffè

di qualità. E que-

sto vale sia per gli

operatori del set-

tore che per i clien-

ti. “Se paragoniamo il

mondodel caffèaquellodel

vino, direi che in Italia siamo ancora all’era del fia-

sco di Chianti contadino, preparato senza profonde

conoscenze. Un esempio su tutti: la maggior parte

dei bar usa miscele con la Robusta, mentre ci sono

alternative molto migliori. Solo pochi studiano la

materia prima in tutti i suoi aspetti, dal territorio in

cui nasce e cresce a come si raccoglie e pulisce, fino

al metodo di fermentazione e di tostatura”, com-

menta

Raffaele Sangiovanni

, tra i titolari di Taglio

IL CAFFÈ

NOCCIOLINO

DEL CAFFÈ

VITTORIA