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DIC. GEN. 2018

54

QI

La libertà di poter scegliere

Free from, ovvero una vasta gamma di alimenti che non contengono ingredienti vissuti come

dannosi per la salute

I

l consumatore oggi è sempre più

alla ricerca di prodotti Free from,

a volte per “moda” spesso per

reali esigenze. Negli ultimi anni,

infatti, si è registrato nella popolazione

un incremento di allergie e intolleran-

ze alimentari che ha spinto il fruitore a

eliminare dalla propria alimentazione

determinati cibi e sostanze.

Prima di approfondire il discorso,

però, vorrei chiarire cosa siano i pro-

dotti Free from: si tratta di una vasta

gammadi alimenti chenoncontengo-

no quegli ingredienti/sostanze che,

per ragioni diverse, risultano danno-

si; sono quindi “cibi senza qualcosa”,

dai grassi agli Ogm, dall’olio di palma

ai conservanti, dal glutine al lattosio,

dal lievito al sale ecc.

Secondo un’indagine marketing del

2014, del Market Insights Innova, i

STAR BENE A TAVOLA

DI BARBARA PANTERNA*

cibi “free” stanno vivendo un vero e

proprio boom. Gran parte di questo

successo è dovuto alle vendite al det-

taglio dei prodotti senza glutine che,

da sole, rappresentano ormai circa

il 50% di questo settore, nonostante

gran parte della popolazione non sia

realmente

celiaca.Ma

vediamo alcuni

degli ingredienti/sostanze più demo-

nizzati anche se largamente diffusi

nell’industria alimentare.

Additivi alimentari:

si tratta di sostan-

zedeliberatamenteaggiunteaiprodotti

alimentari durante la preparazione, lo

stoccaggio ecc. con il fine di svolgere

determinate funzioni “tecnologiche”

come colorare, dolcificare ecc. Vengo-

noclassificatiintregrandigruppi:quel-

licheaiutanoapreservarelafreschezza

dell’alimento (es:antiossidanti chepre-

vengono l’irrancidimento, conservanti

che rallentano la crescita microbica),

quelli che migliorano le caratteristi-

che sensoriali degli alimenti (coloranti,

addensanti, emulsionanti, dolcificanti

ecc.), quelli utilizzati per facilitare la

lavorazione degli alimenti (detti adiu-

vanti: antischiuma, anti-agglomeranti.)

Gli additivi sono ormai presenti inqua-

si tutti gli alimenti, soprattutto regnano

neicibiprecotti/pronti;sologlialimenti

base, come ad esempio l’olio d’oliva,

ne sono privi. Devono essere indica-

ti sull’etichetta del rispettivo prodotto

e, quelli autorizzati a livello europeo,

sono contrassegnati con la sigla E (dal

100al 199sonocoloranti,dal 200al 299

sono conservanti, dal 300 al 399 sono

antiossidanti e correttori di acidità, dal

400al499sonostabilizzanti/addensan-

ti/emulsionanti,dal 600 al 699 esaltato-

ri di sapidità, dal 900 al 999 vari).