“B
asta, toglietemi le 3 stelleMichelin”.È quanto dichiarato da Sébastien
Bras, lo chef a capo del ristorante “Le suquet” a Laguiole in Francia
che ha chiesto alla “Rossa” di essere rimosso dalla ‘famosa’ guida.
La volontà di Bras pare sia di “intraprendere un nuovo capitolo
della vita professionale, senza stelle e concentrato solo sulla cucina”.
E gli chef che non hanno retto alla pressione nella storia della Guida Michelin non
mancano. Solo che non tutti hanno avuto la forza e la lucidità di scegliere di sottrarsi al
meccanismo che pare generi una sorta di “stress da numero uno”.
Insomma, siamo davanti a un mestiere non facile ma tanto ambito.
Lo dimostrano i fatti. Sono sempre di più i giovani che scelgono di intraprendere questo
cammino iscrivendosi a scuole professionali o corsi di specializzazione.
Tuttavia,“ci sono troppi chef e pochi cuochi”, riferiscono i docenti dell’Istituto alberghiero
di Villa Santa Maria (Ch), perché “la cucina non è un gioco” (servizio a pag. 26).
È abnegazione e buona volontà.
Ne sa qualcosa Luigi Diotaiuti, lo chef lucano che ha avuto la forza e il coraggio di lasciare
la sua terra d’origine per intraprendere un nuovo percorso con l’obiettivo di portare un
po’ della sua Basilicata a Washington, diventando addirittura Ambasciatore della cucina
lucana nel mondo (pag. 24).
Un bel traguardo - sicuramente - raggiunto anche grazie alle materie prime che Diotiaiuti
ha deciso di far conoscere agli americani.
Peccato che oggi in cucina si debba fare i conti anche con il riscaldamento globale che
sta minacciando le produzioni e la disponibilità di molti alimenti. Ma quali sono, quindi,
gli alimenti più a rischio? Lo scopriamo nel servizio a pag. 14.
Fortunatamente ai ristoratori italiani nonmancano fantasia e capacità per trovare soluzioni
per far fronte agli inconvenienti.
Lo dimostra il ‘nuovo’ crescente business dei locali street food che attesta che agli italiani
piace mangiare per strada. Occhio però all’improvvisazione! (servizio a pag. 18).
Voglio concludere questo mio editoriale innanzitutto facendo i miei migliori auguri per
il 2018 a tutti i soci ringraziandoli per l’entusiasmo con cui negli ultimi tempi stanno
vivendo il ‘nostro’ giornale Qualitaly.
Solo un dato: l’ultimo numero ha registrato nell’edizione online circa 9000 visualizzazioni a
riprova che il giornale piace e che le nostre ‘facce da chef’ stanno davvero conquistando tutti!
Buon anno e buona lettura.
C’ERA UNA VOLTA
IL CUOCO…
EDITORIALE
Lorenzo Morelli
direttore responsabile
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mariaelena.dipace@fieramilanomedia.itHanno collaborato a questo numero:
Gloria Cavicchioli (segreteria), Maddalena Baldini, Elena Consonni, Anna Muzio, Barbara Panterna,
Riccardo Sada, Chiara Bandini - Christopher Farley (traduzioni)
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dicembre-gennaio 2018
Anno XVII n. 102
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