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complessa ogni attività di intrattenimento.
In Gran Bretagna aprire un’attività com-
merciale richiede meno tempo e meno
esaurimenti nervosi che in Italia, dove
sussiste il legittimodubbio che tanti paletti
siano posti in quanto nel nostro Paese la
cultura della legalità costituisce ancora un
traguardo utopistico.
Gli sponsor
Superfluo ricordare come l’intervento
delle sponsorizzazioni faccia davvero la
differenza. Su questo fronte l’Italia ha
ancora molto da imparare, e forse non del
tutto per propria negligenza.
All’estero i festival dance godono di pari,
senonsuperioredignità rispettoai concerti
rock, equindi riesconoa coinvolgere com-
pagnie telefoniche, banche, brand mul-
tinazionali. Da noi la musica elettronica
viene quasi sempre vista come il demonio,
causa anche l’età anagrafica di molti ma-
nager che conoscono decisamente poco la
materia; in Olanda e in Belgio, ai posti di
comando risulta più facile trovare trenten-
ni con ampie frequentazioni di clubbing.
L’organizzazione
Parolamagica, della quale si fa sempre più
abuso che uso. In appuntamenti quali il già
citato Tomorrowland, si alternano quasi
400 artisti nell’arco di tre giorni e tre sere.
Sere, non notti. Un festival che si rispetti,
infatti, si chiude a mezzanotte, l’ultima
sera si arriva - a volte - all’1 di notte.
Ed inizia quasi sempre all’ora di pranzo,
massimo nel primo pomeriggio.
Orari che si conciliano perfettamente con
quellidellediscoteche, dovegli irriducibili
possono fare notte fonda, a dimostrazione
chequesti raduni nondanneggiano i locali,
anzi!
Musica e cultura
Si deve infine smettere di pensare che i
festival coinvolgano soltanto ragazzini
semi-analfabeti pronti a farsi stordire da
altri ragazzini che in consolle o sui palchi
menano musica come fabbri.
Intendiamoci, non stiamo parlando di
concerti di musica sinfonica rivolti ad al-
lievi di Conservatorio, ma in molti casi la
contaminazione culturale esalta la musica
e i suoi risvolti subliminali.
Ci riferiamo in particolare a Kazantip Re-
public, svoltosi inCrimea loscorsoagosto,
dove una spiaggia è stata trasformata in un
autentico sito d’avanguardia, dove i palchi
si alternavano ad installazioni a metà tra
il futuristico ed il post-atomico, quasi in
un percorso guidato atto ad esaltarne ogni
aspetto.
E stiamo parlando di Crimea, come prima
parlavano di un parco in quel di Boom, a
mezz’ora di auto dall’aeroporto di Bruxel-
les. Possibile che in Italia non si riescano a
trovare location adeguate, organizzazioni
adeguate? LaMolo Street Parade di Rimi-
ni-oltre150milapersoneradunatealPorto
per ballare lamusica dei deejays ubicati su
tantissimi pescherecci – ha dimostrato che
leWoodstock del terzomillennio possono
essere soltantodance, e possono celebrarsi
anche in Italia.
Appuntamento pertanto sul rinnovatissi-
mo sito di Nightlife e al prossimo numero
della rivista, che sarà altrettanto rinnovato,
per discuterne al meglio!
FESTIVAL DANCE
Un festival va
pianificato un anno
prima. Sponsor
e allestimenti
richiedono
tempistiche
adeguate
Scenografie avanguardistiche,
pubblico e soundsystemda
concerti: soltanto così l’EDM
può trionfare
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