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Rimini, come sempre si conferma il
luogo indiscusso delle vacanze al mare,
rimane stabile rispetto allo scorso anno,
seguita daRiccione, più cara della prima
del 33%.
E sempre sul podio, al terzo posto, si
piazza il Lido di Jesolo. Sì, la riviera
romagnola è ancora il polo dell’attrazio-
ne e del divertimento, con le sue mega
strutture capaci di ospitare i fiumi di
gente proveniente da tutte le parti della
Penisola e d’Europa.
In riviera però, da qualche anno le cose
stanno cambiando.
Molte discoteche famose, conosciute
in tutto il mondo, hanno già chiuso i
battenti come il Prince, il Pascià, il Pa-
radiso e pare che a molte altre spetti la
stessa sorte.
Maurizio Pasca, presidente Silb, so-
stiene che per far ritornare la riviera
romagnola ai suoi vecchi fasti, gli ad-
detti ai lavori dovrebbero prima di tutto
ricominciare a credere nell’intratteni-
mento e investire di più nell’industria
della notte.
La stessa strategia dovrebbe essere
adottata dai gestori vicini di Jesolo,
Venezia, Forte dei Marmi e della riviera
ligure, dove fino a circa un decennio fa
esistevano decine e decine di discote-
che, oggi del tutto scomparse. Andando
al sud Italia la musica cambia.
L’industria del divertimento ha ottenuto
risultati stupefacenti, soprattutto in Pu-
glia, nel Salento, meta ambita dai turisti
per il suo mare, per il suo clima e per la
sua bellezza.
“L’afflusso di turisti a sud del tacco –
afferma il Presidente Pasca, salentino
doc – ha favorito la crescita e la nascita
delle attività di intrattenimento.
Nel 2000 c’erano solo dieci locali da
ballo, nel 2012 sono state censite 48
discoteche regolarmente autorizzate.
A queste si aggiungono le altre attività
di intrattenimento abusive, quindi il
numero dei locali da ballo raddoppia”.
Offerta multitasking
Negli ultimi anni si balla non solo nelle
discoteche, ma anche in altri luoghi fa-
scinosi come nelle masserie, nelle ville,
sulle spiagge o negli stabilimenti bal-
neari anche durante le ore pomeridiane,
come succede a Ibiza e Mykonos.
“Nel Salento ormai c’è una grande of-
ferta, una vasta programmazione che
non è seconda a nessuna realtà e questo
– secondoGianfrancoCongedo, gestore
dei locali “Living” di Maglie, “Malè”
di Santa Cesarea e “Just Balnearea” di
Otranto, ha spinto la clientela a cam-
biare le proprie abitudini. In alcuni lidi
salntini, dalle 17 alle 23, si organizzano
dei beach party o degli happy hour.
Lo scorso anno, avendo la licenza da di-
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o diceva Caparezza nel 2008.
Estate 2013? Le roccheforti hanno re-
sistito a fatica, ma il Salento è esploso.
Ègiunto ilmomentodi fare unbilancio e cono-
scere quali luoghi gli italiani hanno scelto per
trascorrere le loro vacanze.
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