food
19 Ottobre 2013È cominciata la raccolta dello zafferano, la nobile spezia che vanta numerosi tentativi di imitazione
Lo zafferano è detto anche oro rosso. Basti pensare che per ottenerne un chilogrammo occorrono gli stimmi di 120-150 mila fiori e quasi 500 ore di lavoro.
La produzione mondiale media di zafferano è di circa 200 tonnellate annue; un quantitativo che rende necessario raccogliere a mano circa 30 miliardi di fiori!
Per questo motivo questa spezia è il prodotto alimentare più caro in assoluto, così pregiato da vantare innumerevoli tentativi di imitazione.
Tuttavia sul suo costo non si può barare. Un prezzo troppo basso nasconde certamente spiacevoli sorprese, come ad esempio l’utilizzo di spezie meno pregiate all’interno della stessa bustina.
Inoltre, al contrario di quanto si crede, scegliere i pistilli, peraltro ben più complicati da usare, non mette al riparo da brutte sorprese. Spesso, infatti, pistilli vecchi e biancastri, quindi senza sapore, vengono trattati per essere riportati all’originario colore rosso vivo.
A tutela dei consumatori italiani esiste una legge (Regio Decreto n° 2217 del 1936) che vieta di confezionare con il nome di “zafferano” qualcosa che non sia la parte apicale dello zafferano stesso.
Se si scelgono marche note, presenti da tanti anni sul mercato, si può essere certi che nella bustina sia presente esclusivamente una miscela di zafferani della migliore qualità che variano in base alle coltivazioni e ai tipi di terreno utilizzati.
E la riprova migliore di questo sono il sapore, il colore e la resa di quel prodotto.
Potete essere certi, infatti, che basterà un piccolo quantitativo di quella bustina per donare ai vostri piatti tutto il gusto e il colore del vero zafferano. In due parole: Quello buono!
Lo zafferano, attualmente, viene utilizzato dall’industria alimentare e in gastronomia come spezia o come colorante, anche se è ricco di carotenoidi che riducono i danni cellulari provocati dai radicali liberi.
Uno dei suoi utilizzi più tipici nella cucina italiana è nel risotto alla milanese o “risotto giallo”, così noto appunto per la colorazione che lo zafferano dà alla ricetta. Tra le ricette più note dell’area mediterranea due vedono protagonista lo zafferano: la celebre paella spagnola, con riso, carne, pesce e verdure; e la bouillabaisse marsigliese, la zuppa di pesce con crostini e salsa di peperoni.
Tuttavia, recentemente è possibile trovare questa spezia anche per aromatizzare minestre, sughi, pesce, frutti di mare, formaggi.
Fondamentale è evitare di friggerlo in condimenti bollenti: è meglio se aggiunto in un liquido caldo, così da ottenere una colorazione più omogenea prima di unirlo alla preparazione.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
18/02/2025
La settima edizione di Burger Battle, competizione italiana dedicata all'hamburger gourmet, ha incoronato il suo nuovo vincitore. Al termine di un tour che ha toccato le principali città italiane,...
18/02/2025
L’introduzione di dazi voluta dal neo presidente Usa Donald Trump si ripercuote anche sulla Coca-Cola, uno dei prodotti iconici americani.L’amministrazione americana ha infatti...
17/02/2025
Dopo la nuova immagine istituzionale e il restyling della linea classica avvenuto lo scorso anno, anche il 2025 si apre per Birra Amarcord all'insegna delle novità. Si comincia con il lancio...
17/02/2025
La condivisione è al centro del nuovo progetto dello chef Andrea Cutillo e del sommelier Luca Beretta, che, dopo aver inaugurato nel 2019 Particolare Milano...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy