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GENNAIO/FEBBRAIO 2015
GLOBAL RETAIL
Sainsbury’s e la pesca etica
Parlando di prodotti da pesca sostenibile, che nel Regno
Unito sono garantiti dalla certificazione MSC (Marine
Stewardship Council), i retailer UK hanno posizioni ben
diverse tra loro. Il più virtuoso (vincitore della MSC Fish
Retailer of the Year 2014 come l’insegna con il più vasto
assortimento di prodotti ittici certificati) è stato Sainsbury’s
impegnato su questo fronte già dal 2010 e che oggi vanta
in portfolio ben 163 referenze MSC.
Segue, ma a distanza, Waitrose con 79 prodotti. Tesco,
invece, dal 2010 a oggi è passato solo da 17 a 18
referenze, mentre Asda è addirittura sceso da 27 a 21! Visto
il forte appeal che l’eticità dei prodotti ha per i consumatori,
Sainsbury’s non si è fermato qui.
Ma il suo impegno è proseguito fino a coinvolgere anche
i 277 cafè a marchio: quando nel menù si proponei fish e
chips, infatti, state sicuri che anche qui si parla di pesce
pescato diligentemente secondo le norme.
Leclerc e la legge che non convince
Non piace proprio ai gruppi indipendenti
francesi, come Leclerc e Intermarché,
la Legge Macron, attualmente in
discussione.Di questo emendamento -
proposto dal deputato François Brottes
e votato lo scorso 30 gennaio – la
distribuzione cooperativa non apprezza
non solo il metodo (pare che la norma
sia passata in sordina) ma anche il merito.
La legge, infatti, porta a 9 anni la durata
dei contratti che legano i franchising e
gli indipendenti all’insegna, questo – è
la paura delle cooperative - potrebbe
innescare una diaspora dei propri affiliati
verso distributori integrati del calibro di
Carrefour o Casino.
«Questa è un’enorme ingiustizia, perché
gli integrati potranno venire a cacciare
sul nostro terreno, mentre noi non
abbiamo la possibilità economica di fare
il contrario”, spiega Eric Plat, presidente
della Federazione del commercio
associato (CFA).
Auchan e l’accordo con Systéme U
L’erosione dei margini, continua e inarrestabile (pare),
porta le insegne francesi a trovare soluzioni alternative.
Come, stando a una recente indiscrezione della rivista
LSA, quella relativa all’accordo tra Auchan e Système U.
Secondo i rumors (non proprio inattesi) ad Auchan, forte
specialmente nel Nord del Paese e nelle grandi superfici,
andrebbero i 70 ipermercati ad insegna Système U.
Viceversa a quest’ultima, il cui know how si concentra
sulle superfici medie, andrebbero i Symply Market.Se
la manovra dovesse andare in porto si risolverebbe in
una logica win-win che darebbe soddisfazione a tutti.
O quasi, vista l’ironia con cui Michel-Edouard Leclerc,
sul suo blog, parla della grandiosa impresa “dell’ala del
pettirosso nordista”.
Leclerc
SystèmeU
Sainsbury’s
Auchan
Tesco
Waitrose
Homebases
Asda
Argo
Argo e Amazon: sarà battaglia?
Se Amazon dice di essere “The Everything Store”, Argo e
Sainsbury’s hanno deciso di non restare indietro.
Da qui la novità: entro l’estate Argo aprirà all’interno dei
supermercati Sainsbury’s 10 suoi digital store di dimensioni
ridotte rispetto allo standard: 100-500 mq vs i tradizionali
1.400. Un’iniziativa che segue a ruota l’apertura di altri 20
negozi Argo all’interno degli store Homebases. In entrambi i
casi il promotore è la Home Retail Group.
L’assortimento sarà di 20.000 referenze direttamente
disponibili nel pdv fisico, mentre altre 40 mila potranno
essere ordinate on line e consegnate a domicilio.
Il vantaggio e (si spera) la chiave di successo che potrebbe
rendere il format vincente su Amazon, è che questi negozi
più piccoli potranno essere riforniti con facilità più volte
al giorno e quindi rispondere con maggior prontezza alle
richieste dei consumatori. Dal canto suo Sainsbury’s vede
nella soluzione proposta da Argo un modo intelligente per
ottimizzare l’utilizzo della superficie di vendita e per offrire più
scelta e maggiore convenienza ai suoi clienti.
di Rebecca Nasti




