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76

GENNAIO/FEBBRAIO 2015

DIGITAL WORLD

L

evoluzione dei modelli di vendita del-

la GDO e delle catene di elettronica ha

registrato a partire dall’ultimo semestre

dell’anno una nuova impostazione nell’e-

quilibrio di offerte per attirare i consumatori.

Da un lato l’e-commerce puro è de nitivamente entra-

to nelle opzioni di acquisto da parte dei consumatori

italiani, aiutati anche dalla disponibilità di App che ren-

dono l’accesso ai cataloghi e a strumenti di compara-

zione di prezzi sempre più diffusi ed ef cienti. Dall’altro

lato i player che possono vantare anche una presenza

sul territorio hanno implementato alcuni accorgimenti

tattici già collaudati oltreoceano per rivedere le proprie

strategie di approccio alla clientela. Primo fra tutti il Cli-

ck & Collect, seppur con qualche perplessità. Il Click

& Collect non è altro che la possibilità offerta al con-

sumatore di scegliere sul portale del Retailer la merce

e successivamente andarla a ritirare presso il punto

vendita. I vantaggi per l’acquirente sono facilmente

intuibili: la possibilità di comparare i prezzi e scegliere

lo store più conveniente, sia in termini di prezzo che

di tempistica, l’eliminazione della pressione esercitata

nel concludere l’acquisto entro la visita presso il pun-

ta vendita, la possibilità di effettuare la propria scelta

nel momento o nei momenti più propizi della propria

giornata e, in alcuni casi, di poter abbattere le spese di

consegna e di attesa presso l’indirizzo indicato al cor-

riere. Quali invece i vantaggi per i Retailer preoccupati

spesso dal fenomeno dello showrooming, ovvero della

visita senza acquisti dei propri store per toccare con

mano la merce e successivamente acquistarla presso

un’altra insegna online? Innanzitutto la possibilità di

salvaguardare il contatto con il proprio parco consu-

matori in termini di visite, dato che al ritiro della merce

corrisponde una passaggio che può innescare altri

acquisti. Secondariamente la valorizzazione della pro-

pria funzione di presenza sica, supportando il conto

economico dell’insegna e trovando un motivo in più

di giusti cazione dei costi collegati al mantenimento

degli spazi e del personale.

Non ultima la consapevolezza che il consiglio e l’inte-

razione con il personale spesso non è sostituibile alle

recensioni online, al punto che alcuni operatori stanno

incoraggiando la possibilità di accedere ai contenuti

digitali (rewiews e opinioni dei clienti) direttamente nel

punto vendita: invece di ignorare il consumatore che

davanti ad un oggetto consulta, in alcuni casi furtiva-

mente, il proprio smartphone, aiutarlo mettendo a di-

sposizione i medesimi contenuti e alcune informazioni

in più di quel che si può trovare in Rete.

A questo inoltre vengono aggiunte delle proposte

commerciali che non hanno uguali nei canali di e-com-

merce, in particolare in termini di prezzo: l’invito alla

clientela a recarsi al punto vendita diviene quindi par-

ticolarmente allettante e compensa l’investimento

richiesto con offerte speciali limitate soprattutto nel

numero di pezzi, in modo da usufruire dell’effetto di

trascinamento per il maggior tempo possibile.

Anche i tipici strumenti di delizzazione della clientela,

quali ad esempio le tessere fedeltà e i buoni sconto

post acquisto, vengono progressivamente messi al

servizio di una strategia che da “multicanale” diviene

“omnicanale”, che non considera più budget e margini

in modo distinto tra e-commerce e punto vendita, ma

che scopre una nuova integrazione nel modo di leg-

gere e far quadrare i conti economici di ne anno.

S

Un nuovo approccio

al cliente

IL CLICK & COLLECT GUIDA LA TRASFORMAZIONE DAL MULTICANALE ALL’OMNICANALE

DIEGO MARTONE

Ricercatore, partner di Demia, società di consulenza strategica

e innovazione per le imprese (demia.it).