Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  6 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 6 / 84 Next Page
Page Background

4

GENNAIO/FEBBRAIO 2015

s

e la svolta del ciclo economi-

co appare oggi più vicina che

in passato, il merito è prin-

cipalmente di un contributo

esterno e per certi versi inatteso: l’im-

provvisa caduta del prezzo del petrolio,

registrata nelle settimane a cavallo tra

il 2014 ed il 2015, rappresenta infatti

una condizione essenziale affinché si

materializzino quelle speranze di ripre-

sa a lungo rimandate.

Sui mercati internazionali del greggio

siamo tornati indietro di 6 anni: dalla

scorsa estate ad oggi la quotazione del

barile è passata da oltre 100 a circa 50

dollari. L’esperienza di analoghe fasi

storiche del passato suggerisce che, in

genere, a correzioni al ribasso di tali

dimensioni sono seguiti effetti di rilie-

vo sul quadro macroeconomico: met-

tendo insieme maggiore convenienza

degli approvvigionamenti energetici,

superamento dell’austerità ed adozione

di politiche fiscali più accomodanti, a

beneficiarne, questa volta, potrebbero

essere proprio i consumi delle famiglie.

Controshock energetico:

le cause

Diverse sono le ragioni che spiegano il

forte calo intervenuto sui mercati pe-

troliferi internazionali: da una parte,

la flessione della domanda aggregata

mondiale, legata al rallentamento delle

economie emergenti e agli investimenti

nelle fonti rinnovabili, al centro del re-

cente accordo con il quale Stati Uniti e

Cina si sono impegnati a raggiungere

ambiziosi obiettivi ambientali e climati-

ci entro il 2030; dall’altra, l’espansione

dell’offerta, che origina dallo sviluppo

negli Stati Uniti di avanzate tecnologie

di estrazione che hanno consentito lo

sfruttamento di ampie riserve di petrolio

in precedenza inaccessibili (“shale oil”).

Non sono secondarie, inoltre, motiva-

zioni di ordine strategico che hanno a

che vedere con la decisione dell’Opec,

fortemente caldeggiata dall’Arabia Sau-

dita, di non tagliare i volumi produttivi

nel tentativo, in accordo con le autorità

americane, di mettere sotto pressione

la Russia dopo l’escalation della crisi

in Ucraina.

La rapidità con cui si è verificata la

caduta delle quotazioni del petrolio in-

duce anche a inquadrare tali tendenze

all’interno di una fase di aumento della

volatilità sui mercati finanziari: in al-

tre parole, la graduale normalizzazione

della politica monetaria americana, in

attesa del piano Bce anti deflazione,

tende a ridimensionare alcuni dei mer-

cati che in questi anni si sono giovati

dell’ondata di liquidità immessa dalla

Federal Reserve.

ITINERARI

LA CADUTA DEL PREZZO DEL

PETROLIO POTRÀ AVERE

IMPATTO POSITIVO SU VARI

SETTORI. QUALCHE AVVISAGLIA

GIÀ SUI CONSUMI ALIMENTARI

E DI BENI DUREVOLI

di Fulvio Bersanetti, REF Ricerche

@REFRicerche

L’anno

che verrà