N
L
Inchiesta
Frankie P (dj/produttore discografico)
“Credo che la Riviera sia ancora un polo importante per l’intrattenimento not-
turno, per la sua accoglienza, per la sua storia e soprattutto per la sua intera-
zione con le realtà internazionali. Sicuramente bisognerà interpretare al meglio
i gusti dei giovani per quanto riguarda il divertimento notturno, molte realtà
hanno cominciato a differenziare la proposta e a renderla più internazionale;
naturalmente in tempi di crisi economica tutto questo non è facile, ma confido
nella professionalità che ha sempre distinto gli imprenditori della Riviera.
Le strutture sono rivolte a un pubblico internazionale, le programmazioni co-
minciano a essere sempre più mirate e con le offerte differenziate, la promo-
zione poi è completamente cambiata, rivolgendosi molto alle aziende e ai tour
operator.
La Riviera insegnerà sempre al mondo intero l’accoglienza e la disponibilità
verso un divertimento a 360 gradi; l’italiano invece dovrà cercare di cambiare
la propria cultura, rafforzando le sinergie tra imprenditori della notte. L’unica
strada per un prosieguomigliore e organizzato.All’estero è la regola, certamen-
te. Ho partecipatomolte volte a questi bellissimi eventi-festival, ben organizza-
ti e molto divertenti. Devono diventare la regola, non l’eccezione. Per quanto
mi riguarda, il mio progetto più immediato è costituito da una sinergia, come
produttore, con l’ amicoAlex Nocera. Siamo impregnati in studio di registrazio-
ne con un progetto pop-rock a una sorpresa; uscirà nelle prossime settimane”.
Giotto (pr Papeete Beach eVilla PapeeteMilanoMarittima)
“La riviera resta, fortunatamente, una delle migliore destinazioni turistiche
italiane. Per questo nella stagione estiva, ancora molto lunga rispetto alle me-
die nazionali, rimane il centro dell’intrattenimento notturno e non solo. Siamo
stati i primi in Italia e tra i primi al mondo a incentrare la nostra offerta anche
sulla nightlife e siamo stati bravi a mantenere questa offerta al top. Uno dei
motivi, da non sottovalutare, è la visione poco ‘impresa’ e molto familiare con
cui gestiamo le nostre aziende, oltre all’intreccio venutosi a creare tra le azien-
de di tutti i settori merceologici (bar, pub, hotel, boutique e ristoranti). Anche
se, sinceramente, credo che siamo di fronte a una grande crisi di idee. Oggi le
realtà cittadine sono molto brave a emulare le nostre iniziative ed è sempre più
difficile per noi sfornare novità.
Detto questo, non credo manchi altro che un po’ di positività globale. Questa
crisi, anzi il suo post, ci lascerà un ‘mondo della notte’ sicuramente più profes-
sionale e più preparato. Riassumendo? Manca soltanto qualche sorriso. Come
ho già detto, del resto, la Riviera è forte sia per la preparazione che per la
professionalità degli addetti ai lavori. Abbiamo passato anni dove chiunque si
improvvisava gestore. Oggi è un settore composto da persone preparate.
Quindi ci vorranno più professionalità e la consapevolezza che i nostri ospiti
vogliono vedere il nostro sorriso, dicono sia contagioso… Dall’estero, invece,
dobbiamo imparare a fare ancor di più fronte comune, in tutti i settori.
Dobbiamo valorizzare al meglio il nostro territorio e il tessuto imprenditoriale
che lo contraddistingue.
All’estero dovrebbero imparare la cura del cliente e l’importanza del servizio