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LUGLIO/AGOSTO 2015
MORANDO
1
50
milioni di euro di fatturato, di cui
il 75%sviluppato in Italia, investimenti
in R&S pari a 15 milioni di euro e una
ponderata a livello nazionale che si
attesta intorno all’85%, per salire al 99% in Area
Nielsen 4. Sono numeri di tutto rispetto (e di
grande significato) quelli che ci raccontano la
Morando Spa.
Ma è dalle parole di
Franco Morando - respon-
sabile delle politiche commerciali
(nonché
nipote del fondatore) - che emergono con forza
lo spirito e i valori dell’azienda. Franco infatti
ricorda con commozione e orgoglio la forza
imprenditoriale del nonno
Enrico
che durante
uno dei suoi viaggi a Marsiglia (agli inizi degli
anni ’50), vide un’enorme pubblicità muraria
che raffigurava cibo in scatola per cani e gat-
ti. Acquistate un paio di scatolette (un’assoluta
novità dal momento che in Italia il Pet food
ancora non era conosciuto) le portò in Italia
per analizzarne il contenuto.
Dopo un iter complesso, in cui fu palleggiato
da varie autorità sanitarie, alla fine Enrico ot-
tenne il nulla osta dal Ministero e diede il via
alla prima produzione di cibo per animali di
matrice italiana al 100%. «Un vero pioniere, che
aprì la via con le sue innovazioni e impresse
all’azienda interessanti ritmi di crescita»
Come si è evoluto da allora il mercato?
Diciamo che il cambiamento è stato piuttosto
significativo: rispetto ai grandi formati qualche
decennio fa, infatti, c’è stata una “brusca virata”
verso le monoporzioni. Era inevitabile: sono
cambiati gli stili di vita e, con essi, anche la ta-
glia degli animali domestici. Inoltre si è operata
una sorta di umanizzazione del pet, per cui il
proprietario attribuendogli gusti molto simili
ai suoi, opera scelte (nutrizionali e salutistiche)
conseguenti. Da qui la predilezione per prodotti
superpremium, light e altamente proteici. Anche
se non si disdegna mai, ovviamente, un giusto
rapporto qualità/prezzo. Certo siamo ancora
lontani dalla cultura Usa dove già imperversano
con successo trasmissioni in cui famosi chef
insegnano a preparare manicaretti gourmet per
cani e gatti. Però siamo sulla strada buona…
La concorrenza delle multinazionali: minac-
cia, sfida o opportunità?
Diciamo che sono una presenza con cui dob-
biamo inevitabilmente fare i conti. Ma un’azien-
da familiare come la nostra ha dalla sua due
fondamentali punti di forza: la sua italianità
e una connotazione fortissima intorno al pro-
prio core business, il pet food, caratteristica,
quest’ultima che le multinazionali ovviamente
non possono avere.
R&S: quanto pesa per la vostra azienda?
La consideriamouna voce imprescindibile, come
dimostrano gli investimenti degli ultimi anni.
E sono orgoglioso di affermare che i risultati di
questa nostra dedizione sono veramente signifi-
cativi. Lo dimostra, ad esempio, il recente lancio
della formulazione ad hoc per gatti sterilizzati,
frutto di 4 anni di studio del nostro team qua-
lità guidato dal quality manager
Galaverna
. E
risulta evidente pure dal boom che ha avuto un
prodotto come MioCane e MioGatto, arricchito
con krill. Un ingrediente dalle numerose pro-
prietà, tanto che recentemente è stato “adottato”
anche nell’ambito dell’industria farmaceutica.
Da qui il nostro claim: “Cibo che si trasforma
in fonte di benessere”.
Prima di lasciarci, un accenno all’export…
Le vendite sul mercato europeo ed extra-euro-
peo sono in costante sviluppo: oggi il fatturato
dell’export di Morando S.p.A. raggiunge oggi
il 25% del fatturato totale, interessando sia il
canale della grande distribuzione (supermercati,
ipermercati) che i punti vendita specializzati
(negozi, garden centers e veterinarie).
S
Un successo di famiglia
UN’AZIENDA FAMILIARE, GIUNTA ALLA TERZA GENERAZIONE, CHE PUNTA SULLA SUA ITALIANITÀ E
SUL SUO CORE BUSINESS: IL PET FOOD
Franco Morando




