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a diversi anni sostengo la necessità di costituire una organizzazione di
rappresentanza del settore del divertimento notturno a livello euro-
peo. Finalmente dopo una serie di fitti contatti tra le Associazioni dei
locali da ballo di Italia, Francia e Spagna, questa idea sta prendendo
corpo. Più che l’idea di un “sognatore”, possiamo ora individuarla
come una necessità ormai non più rinviabile poiché le politiche di settore sono
sempre più decise a livello europeo.
Direttive e regolamenti comunitari, infatti, andranno sempre più - e conmaggio-
re intensità – a incidere normativamente sul comparto con ricadute certe sulle
imprese e sulla clientela. Ritengo che una tale organizzazione possa da un lato
fungere da riferimento e da interlocutore delle istituzioni dell’Unione Europea,
dall’altro consentire quello scambio di idee, di esperienze, di conoscenze tra le
organizzazioni nazionali aderenti, utile alla crescita e alla tutela delle imprese
rappresentate in tutti i Paesi dell’Unione.
Certo non è facile mettere intorno a un tavolo organizzazioni con storie ed
esperienze diverse, ma la scommessa che ci siamo dati è quella di riuscire a far
aderire almeno leOrganizzazioni dei Paesi più grandi dell’Unione entro un anno.
Mentre si lavora all’individuazione di uno strumento statutario, che regoli al me-
glio i rapporti tra i soci, stiamo giàmuovendoci per contattare altre Associazioni
di settore degli altri Paesi.
L’organizzazione avrà come ambito di rappresentanza oltre che le discoteche,
i bar musicali, i ristoranti con musica, i caffè concerto e tutte le imprese con
intrattenimento musicale notturno. Insieme ai miei colleghi francesi e spagnoli
abbiamo deciso di stabilire la sede dell’Associazione europea a Parigi, e con
grande soddisfazione sono stato indicato quale presidente dell’Organizzazione.
Avrò in questo primo periodo quindi l’onore e l’onere di presiedere questo na-
scente organismo. In tale veste intendo lavorare imprimendo una forte spinta
organizzativa che possa consentire da un lato un’azione tesa a incrementare le
Associazioni aderenti, e dall’altro un adeguato accreditamento di tale Organi-
smo nelle sedi istituzionali Europee.
Non mi resta che augurarvi e, consentitemelo, augurarmi un in bocca al lupo a
tutti. Del resto, l’unione fa la forza!
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Maurizio Pasca
Presidente Silb
L’unione fa
la forza
EDITORIALE
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