pubblici esercizi

04 Novembre 2022

Rum Santa Teresa, CSR vissuta sul campo

di Anna Muzio


Rum Santa Teresa, CSR vissuta sul campo

Grazie al gioco del rugby la famiglia Vollmer, proprietaria da 226 anni dell’Hacienda nel centro del Venezuela, dal 2003 offre una seconda chance ai membri delle gang locali. E intanto produce 1796, un rum super premium con il metodo Solera, tra i più premiati al mondo.

È incredibile la storia di Rum Santa Teresa e ogni volta che la si sente ci si stupisce di tanta decisone, forza, coraggio. Qualità che hanno permesso al rampollo di una famiglia di proprietari terrieri venezuelani e produttori di rum da 200 anni, nel 2003, di rischiare la sua stessa vita sedendosi a un tavolo con i membri di due gang rivali. Avevano fatto irruzione nell'Hacienda in Venezuela. Invece di denunciarli, offrì loro una seconda chance, la formazione necessaria e un lavoro onesto.

Nacque così il Progetto Alcatraz, un programma che accoglie le bande criminali, le riabilita e le reinserisce nella società combinando la formazione professionale e personale con il supporto psicologico, l'educazione accademica e il gioco del rugby, centrale nel processo di reinserimento per la capacità di insegnare valori quali rispetto, disciplina, lavoro di squadra, spirito sportivo e umiltà. Qualcosa di più di un progetto di CSR, insomma.

Gangster, bartender, imprenditore: la storia di Anther Herrera

Una storia davvero speciale: questa volta a raccontarla alla terrazza Martini a Milano c’era un testimonial d’eccezione, Anther Herrera, 30 anni e un’altra vita alle spalle, ex capo della 11° e più recente gang criminale che ha aderito al progetto (in 15 anni sono stati coinvolti 216 ex membri di gang, 36 centri penitenziali e oltre 900 carcerati).

Sono entrato in una banda a 15 anni, i miei erano onesti lavoratori ma nel mio quartiere giravano persone con grandi machine e tanti soldi e questo mi attirava. Però rischiavo la vita tutti i giorni, dovevo girare vestito di nero e con un passamontagna per non farmi riconoscere. Alberto Vollmer mi ha dato una seconda chance: io e la mia gang abbiamo lasciato le armi e, isolati, abbiamo intrapreso un percorso di 4 mesi con uno psicologo, abbiamo giocato a rugby e siamo stati formati anche nella mixology. Ma io volevo creare una mia azienda: il 5 ottobre scorso è nata la società. Distribuiamo i rum Santa Teresa in Venezuela. Siamo 15, tutti gli ex membri della gang”.

Non solo: tutti gli ex membri della gang hanno accettato di lavorare alla società. “Senz’altro, la nostra non era vita, io credo nelle seconde opportunità e spero che lo facciano anche gli altri sentendo la mia testimonianza”. Con un momento che, più di tutti, è rimasto nella mente dei partecipanti. “Quando eravamo a giocare con la squadra, equipo Alcatraz, a un torneo in Spagna e sono arrivati a trovarci e a giocare con noi gli All Blacks, la nazionale neozelandese, i più forti del mondo”.

Il metodo Solera

Santa Teresa 1796, il rum super premium più premiato al mondo, è l’etichetta creata da Alberto Vollmer, membro della quarta generazione della famiglia Vollmer, per celebrare il bicentenario dalla nascita dell’azienda nella valle di Aragua, una zona fertile e ricca d’acqua nel centro del Venezuela. È prodotto tramite il metodo spagnolo Solera, tradizionalmente utilizzato per la produzione di brandy e sherry, che, grazie a un sistema di passaggi a cascata tra botti contenenti vari gradi di invecchiamento, dà vita a una miscela di rum invecchiati.

Tutte le fasi di lavorazione, dalla fermentazione alla distillazione, invecchiamento e miscelazione, avvengono nella Hacienda Santa Teresa. Combinando la complessa artigianalità del metodo di produzione comunemente associata al mondo del whisky con la socialità e spontaneità del mondo del rum, Santa Teresa 1796 si distingue per un gusto ricco ma dal finale secco, dal colore ambra scura e dall’aroma fruttato con note di legno, nocciola, cuoio, vaniglia, cannella, cioccolato fondente, prugna, miele e pepe.
Il metodo Solera assicura che in ogni bottiglia di Santa Teresa 1796 ci sia un tocco proveniente dal barile originale - ha spiegato la maestra ronera Nancy Duarte - La Solera è un metodo complesso, ma del resto niente è facile in Venezuela. Consiste in quattro file di barrique sistemate una sopra l’altra. Il rum discende a cascata, per gravità, dall’alto verso il basso e si preleva il rum dalla parte più bassa, in modo che in ogni bottiglia ci sarà una parte del primo rum del 1996. È un processo che garantisce morbidezza ed equilibrio”.

Il rum Santa Teresa è distribuito fuori dal Venezuela da Bacardi.

TAG: CAFFè DIEMME,BACARDI,VOLLMER,SANTA TERESA,ANTHER HERRERA

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

16/12/2025

Torna anche quest’anno il Panettone al Caffè nato dalla collaborazione tra Essse Caffè e il Maestro Pasticcere Sebastiano Caridi. La ricetta, apprezzata e riconfermata dopo il grande successo...

16/12/2025

Una piattaforma di streaming globale accessibile a tutti, in cui vedere all’opera oltre 100 chef con due o tre stelle Michelin provenienti da più di 30 Paesi. Che, per la prima volta, condividono...

15/12/2025

Cloud Dancer non solo è il Pantone del 2026, ma è anche il colore di Ginarte, etichetta che la distilleria romana Pallini propone per rendere speciali gli aperitivi e le serate delle prossime...

15/12/2025

Primo duty-free ibrido in Italia nel nuovo terminal partenze dell'aeroporto di Milano Bergamo per Avolta, che opera nel travel retail e food and beverage e di cui Autogrill è...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

Ne è passata, e ancora ne passa, di gente sotto le due cupole di Evita, discoteca della famiglia Toselli a Cavallermaggiore in provincia di Cuneo, locale inaugurato a dicembre del ‘69 con Mina e...

A cura di Giulia Di Camillo


Una carta essenziale che punta su italianità, precisione e letture contemporanee dei classici (Margherita compresa)

A cura di Rossella De Stefano


Dopo dieci anni, gli ultimi cinque dei quali passati fra ricerca e sperimentazione a Milano, dall'inizio del prossimo gennaio Mario Farulla torna nella sua città natale per prendere le redini di uno...


Per il quarto anno consecutivo torna La Sardegna di Vinodabere, evento nato per promuovere, e far scoprire il carattere, la varietà, le peculiarità e la complessità vitivinicola di una regione che...


Si chiama Star ed è un progetto a carattere benefico, che fonde l'alta gastronomia alla solidarietà: ideato dal food blogger parmigiano e influencer in incognito Simon’s Food, in collaborazione...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top