bevande

04 Novembre 2022

Alto Adige: il "nuovo" Gewürztraminer e la riscoperta della Schiava

di Jessika Pini


Alto Adige: il

Due vini storici dell’Alto Adige che si adattano ai tempi e ai nuovi gusti dei consumatori, dimostrando anche un’ottima tenuta nell’invecchiamento in bottiglia con evoluzioni che gratificheranno anche i palati più esigenti.

Nell’agroalimentare l’Alto Adige ha saputo farsi conoscere nel mondo per le mele e per i vini. Un’attività di valorizzazione del territorio unita alla capacità, diventata esemplare, di saper fare squadra. I bianchi, Pinot grigio e Gewürztraminer in testa, sono il cavallo di battaglia, ma è in corso un meticoloso lavoro in vigna e in cantina per dare risalto anche alle caratteristiche dei rossi, dalla Schiava al Pinot Nero. La superficie vitata è di 5600 ettari (circa l’1% di quella nazionale) e ogni produttore possiede in media 1,5 ettari di vigneto, questo permette di svolgere un attento lavoro qualitativo, a partire dalla vigna, e di ottenere quindi dei prodotti con un rapporto qualità-prezzo molto interessanti. La fama che l’Alto Adige ha saputo costruirsi, grazie alle cantine e al Consorzio Vini Alto Adige, ha portato a delle buone remunerazioni per i produttori (chi possiede 3-4 ettari di vite può dedicarvisi come unico lavoro) e a una domanda che supera l’offerta, tanto che, in particolare per i bianchi, le scorte vengono esaurite da una vendemmia all’altra. Oltre il 50% del vino altoatesino viene consumato direttamente in loco grazie al turismo.

Verso un Gewürztraminer più moderno

Il Gewürztraminer o Traminer è il più conosciuto tra i vini bianchi dell’Alto Adige. Consumato in regione ed esportato principalmente nel resto del territorio italiano, è molto amato per l’aperitivo dai più giovani per la facile riconoscibilità, il profumo e il gusto aromatici. Viene coltivato sull’11% della superficie vitata dell’Alto Adige; potrebbe essere considerato un vino lontano dalle tendenze più recenti, che vanno verso il residuo zuccherino zero e una grande freschezza nella bevuta, ma le cantine hanno saputo adattarlo ai tempi, senza snaturarlo.

Martin Foradori Hofstätter alla guida della cantina che porta il suo cognome, racconta questa evoluzione: “Negli anni Novanta del secolo scorso le uve erano portate a sovramaturazione, ne risultavano dei vini densi. Oggi si punta a una maturazione completa, comunque necessaria per equilibrare la chiusura amarognola tipica del vitigno, ma senza andare oltre; abbiamo ridotto la parete fogliare della vite, defogliando però solo la parte attorno al grappolo che volge verso Nord e siamo passati dalla vigna a pergola a quella a spalliera. Il risultato sono vini meno esuberanti e più moderni”.

Invecchiato per i palati più fini

La zona più vocata alla coltivazione è Termeno fino a 500 metri slm. “Per poter arrivare a una piena maturazione mantenendo l’acidità, per natura bassa – afferma Wolfang Klotz, direttore commerciale della cantina Tramin – il Traminer deve trovare delle microzone climatiche. Avendo un’acidità bassa concilia bene con cibi con limone, aceto, grassi e speziati. Con questo vino si stravolge il paradigma per cui negli abbinamenti la bevanda è subalterna al piatto”.

Il Gewurtztraminer dà espressioni molto apprezzabili anche dopo qualche anno in bottiglia: con l’invecchiamento le catene degli zuccheri si sciolgono e al palato sembra secco, mentre in realtà alla prova dell’analisi chimica il grado zuccherino non è mutato affatto. Con l’invecchiamento si apre: i profumi e l’ampiezza del Traminer si evolvono e la chiusura amara si sente meno. Assolutamente da tenere in cantina per i palati più consapevoli.

Il riscatto della Schiava

La Schiava è un vitigno dalla resa molto elevata e dai grappoli con gli acini molto grandi; era il tipico vino da tutti i giorni adibito a un consumo locale e domestico. Negli ultimi anni i produttori dell’Alto Adige stanno cercando di rilanciarlo puntando sul basso contenuto di tannini, il colore rosso poco acceso e la freschezza. Viene proposto come un’alternativa ai rosati o un vino rosso estivo da servire fresco (12-14 °C) da abbinare con pesci dalle carni saporite come trota e crostacei, zuppa di pesce e piatti di pasta con ragù semplici. Se si vuole rimanere nella tradizione locale è perfetta con speck, formaggi e Schuttelbrot, il pane di farina di segale altoatesino.

Girlan è tra le aziende maggiormente impegnate nel lanciare fuori dai confini dell’Alto Adige la Schiava. Per limitare le rese e concentrare gli aromi viene tagliata la parte inferiore dei grappoli, a ciò si aggiunge un attento lavoro in cantina. Il risultato è una Schiava che si distingue e che nell’invecchiamento è capace di dare note speziate molto eleganti.

Dalle vigne di Schiava della frazione Santa Maddalena, immediatamente a ridosso di Bolzano, si ottiene l’omonimo vino, il cui disciplinare di produzione consente di aggiungere un 15% (di prassi ci si limita a un 5-8%) di altri uvaggi, in genere Lagrein. La Cantina di Bolzano produce diverse selezioni di Santa Maddalena. Le annate più vecchie hanno dimostrato di mantenersi bene. Fino a 4-5 anni non emergono particolari differenze rispetto a un’annata recente, mentre dai 6-7 anni cede un po’ il colore rosso e al gusto i sentori di amarena e ciliegia diventano sciroppati e si esalta la nota di marzapane.
La Schiava è un vino da proporre a palati allenati.

Jessika Pini

TAG: GEWüRZTRAMINER,PINOT GRIGIO,PINOT NERO,CONSORZIO VINI ALTO ADIGE,SCHIAVA,SANTA MADDALENA

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

17/12/2025

Acqua S.Bernardo prosegue il suo viaggio tra i luoghi simbolo del Paese e firma una nuova tappa della serie “Signature”, il percorso artistico che celebra le eccellenze italiane attraverso...

17/12/2025

Si chiama Gin London Dry – Sapori di Cortina l'ultima new entry della linea di distillati Cortina Spirits. Disponibile, come tutti gli altri spirits della collezione, nei cataloghi dei...

17/12/2025

Acqua S.Bernardo prosegue il suo viaggio tra i luoghi simbolo del Paese e firma una nuova tappa della serie “Signature”, il percorso artistico che celebra le eccellenze italiane attraverso...

17/12/2025

Pantera, il progetto di pizza romana in teglia nato a Roma dai fratelli Manuel e Nicolò Trecastelli - già fondatori della Trattoria Trecca -, continua il suo percorso nei quartieri popolari, luoghi...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

La cucina italiana entra nella storia e diventa patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. A deliberarlo, all'unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell'Unesco, che si è riunito a...


E' Jacopo Romano Nonis, bartender del Don’s Meat and Spirit di Roma, il vincitore della seconda edizione della Coppa Casoni,  la cocktail competition in collaborazione con BarTales che...


E' calato il sipario su Coffee Reload, il forum ideato da Fabio Verona e organizzato da ASA (Associazione Stampa Agroalimentare) che lungo i tre piani del Mercato Centrale di Torino ha...


Abbiamo assaggiato la limited edition Lapsang Souchong: una kombucha affumicata, profonda, sorprendentemente equilibrata. E sì, ci è piaciuta.

A cura di Rossella De Stefano


Abbiamo assaggiato la limited edition Lapsang Souchong: una kombucha affumicata, profonda, sorprendentemente equilibrata. E sì, ci è piaciuta.

A cura di Rossella De Stefano


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top