pubblici esercizi
26 Luglio 2022
Nel precedente studio dell'Osservatorio, pubblicato nel 2018 e quindi in era pre Covid, gli intervistati chiedevano alla vacanza relax (79%), divertimento (61%) e nuovi flirt (24%), mentre l'esperienza gastronomica era fondamentale per il 39% di essi. Nel 2022, però, gli equilibri sono decisamente cambiati, e per gli italiani è un po' meno importante rilassarsi (71%), divertirsi (56%) e trovare nuovi amori (10%). A crescere, infatti, è il peso che attribuiscono alle esperienze legate al cibo (52%): scendendo nel dettaglio, da Nestlé fanno sapere che nel 2022 i viaggiatori amano provare solo cibi (e gusti) che non si discostano molto da quelli abituali (40%), con il 18% del campione che dichiara attualmente di mangiare in vacanza solo ciò che si conosce, a fronte del 13% nel 2018.
“La cultura mediterranea del pasto risponde a tre quesiti specifici: cosa mangiare, come mangiare e con chi mangiare – ha dichiarato Giuseppe Fatati, presidente dell'Osservatorio Nestlé – Il pasto è stato da sempre momento di incontro, soprattutto in vacanza; la convivialità impersona un ideale di comunità, dialogo e anche visione positiva della vita e del futuro. La nostra indagine disegna un campione più accorto ma anche, forse, più triste”.
Come anticipato, anche il desiderio di provare gusti diversi non gioca un ruolo fondamentale: la classifica dei Paesi secondo cui gli italiani si aspettano di mangiare cibo più sano e gustoso è rimasta invariata e vede nell’ordine Spagna, Grecia e Francia. Anche se qualcosa comincia a cambiare: il Portogallo, visto come uno dei capisaldi del gusto, è sceso dal 35% nel 2018 al 23% nel 2022 e per contro stiamo riscoprendo Paesi e gusti impensabili con una netta ripresa della Svizzera (+20%) e dei Paesi Nordici (+25%).
“È innegabile che le abitudini degli italiani sembrano cambiate. I lunghi periodi di distanziamento consigliato e subito hanno contribuito a nuovi comportamenti portandoci a modificare anche il rapporto con il cibo e con le vacanze”, ha concluso Fatati.
Quanto all'Italia, infine, la pole position nel ranking Nestlé spetta ancora alla Sicilia con una percentuale in aumento (40% nel 2018 a fronte del 47% nel 2022). In crescita, poi, la Toscana (25%), mentre vera sopresa è il Molise, bonariamente bistrattato sui social e che nel 2018 non compariva neppure fra le regioni prese in considerazione dagli italiani per le sue specialità, quando si era aggiudicato un’inequivocabile 0%, e che quest’anno invece evoca un nuovo interesse gastronomico per il 7%. Un dato che fa sperare in un inizio se non addirittura in una scoperta.
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