pubblici esercizi
26 Maggio 2022
A spingere le vendite, sarà soprattutto il riconfermato successo delle bollicine (+5,7% i ricavi complessivi, +7,5% l’export,) mentre per i vini fermi l’aspettativa è un po’ più contenuta (+4,6%, +5,3% l’export). In particolare, il 91,7% dei principali produttori di vino prevede un incremento dei ricavi a due cifre nel 23,3% dei casi (ma la quota cala all’87% se si guarda all’export). Le aziende più fiduciose sono quelle che puntano alla vendita diretta e ai mercati europei, mentre più scettici sul futuro sono gli operatori esposti sul canale off trade (GDO e Retail), per il rischio inflazione.
Dopo un 2020 caratterizzato da una significativa contrazione delle vendite (principalmente per la chiusura del canale Ho.Re.Ca), il 2021 per queste società si è chiuso con un aumento del fatturato del 14,2% (+14,8% il mercato interno, +13,6% l’estero). L’Ebit è passato dal 5,4% del 2020 al 6%, e il risultato netto dal 4,2% al 4,3% del fatturato. I vini frizzanti (+21%) hanno accelerato più di quelli fermi (+12,4%), mentre le cooperative (che avevano sopportato meglio le conseguenze della pandemia) hanno contenuto la crescita al +9,2% contro il 19,6% di Spa e Srl. Il 41,2 dell’export è nei Paesi europei, seguito dal 34,1% nel Nord America (34,1%); crescita importante (+22,8%) per l’America centro-meridionale. Il 2021 ha preservato il canale della grande distribuzione che, stabile al 35,6% del mercato, è cresciuto a valore del 13,5% e ha decretato la ripresa dell’Ho.Re.Ca. (+28,1%), che passa dal 15,6% al 15,9% in termini di valore.
Nel suo report, l’Area Studi di Mediobanca segnala anche due trend in consolidamento: la “premiumizzazione” dei consumi e la maggiore attenzione alla sostenibilità, salubrità e rispetto per l’ambiente. Nel 2021, infatti, la ripartenza del fuori casa ha trainato le vendite dei vini posizionati su fasce di prezzo più alte a discapito di quelli più accessibili: +33,2% per i vini Icon (con una quota passata dall’1,8% del 2020 al 2,1% nel 2021), e aumenti a doppia cifra anche per tutti i segmenti della fascia Premium (Premium +14,5%, Super Premium +24,5%, Ultra Premium +32,7%).
Crescita più contenuta invece per i vini Basic (+8,7%) che tuttavia concorrono alla formazione di poco più della metà del fatturato complessivo (market share del 52%, era il 53,7% nel 2020). Nella crescente attenzione per la sostenibilità, si inserisce l’interesse per i vini biologici che, sebbene rappresentino ancora una nicchia (3,3% delle vendite complessive nel 2021), sono cresciuti del +11% rispetto all’anno precedente. In aumento anche i vini vegani (+24,8%), che esprimono il 2,2% del fatturato, i naturali (+6,9%) e i biodinamici (+2,4%) la cui presenza sul mercato è ancora marginale.
In Italia, se si escludono le vendite online che transitano dai siti aziendali e da quelli della Gdo, oltre il 90% del wine e-commerce dei principali produttori viene intercettato da piattaforme online specializzate. Complessivamente, nel 2020, le principali piattaforme specializzate nella vendita di vino on-line hanno incrementato i propri ricavi del 132,8% sul 2019, e dai preconsuntivi 2021 risulta un ulteriore incremento superiore al 60% (a livello mondiale l’e-commerce pesa per il 4% nelle vendite di vino e si stima possa arrivare al 6% entro il 2025).
Per quanto riguarda l’analisi dei fatturati del triennio 2018-2020 dei principali pure player nazionali, la classifica vede in testa Tannico che nel 2020 ha fatto registrare ricavi per 37,1 milioni di euro, in crescita dell’83% sul 2019. Aumenti anche per Vino.com (+218,7%) che, superando i 30 milioni di euro, ricopre la seconda posizione e per Bernabei (+160,4%) a 25,9 milioni. Sopra i 10 milioni di euro anche il fatturato di Callmewine (12,4 milioni), in aumento del 93,3%. XtraWine, raddoppiando il proprio fatturato rispetto al 2019, supera i 7 milioni di euro mentre Winelivery si avvicina allo stesso importo dopo una crescita del 491,6%. Il 2020 è stato un anno di forte sviluppo anche per realtà di minori dimensioni, alcune delle quali, come Etilika, nate proprio in pieno boom.
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