bevande
02 Dicembre 2021
Lean Management, Lean Thinking e nuove tecnologie: saranno queste le leve per riorganizzare i processi, guadagnare efficienza e migliorare il livello di soddisfazione dei clienti nel mondo del fuoricasa del futuro.
E' quanto emerge dal quarto appuntamento con "Evoluzione del Food & Beverage in Italia", ciclo di wo
rkshop organizzati da Università della Birra e LIUC Business School per condividere le best practice e interrogarsi sul futuro del settore Horeca.
Al centro dell'incontro, il Lean Management, l’approccio che prevede una sistematica revisione dei processi basata su un’attenzione minuziosa agli sprechi e agli elementi di variabilità che causano instabilità e incertezza nello svolgimento delle attività. L’individuazione e l’eliminazione di tali inefficienze, è stato detto, consente alle aziende di ottenere notevoli benefici sulle prestazioni operative (dalla riduzione dei tempi al miglioramento della qualità), con ricadute positive sulla competitività e sul livello di soddisfazione dei clienti.
In questo senso, un fattore cruciale è rappresentato dal capitale umano. Il processo di trasformazione verso l’eccellenza non può infatti prescindere dal contributo delle persone. Abbracciare il Lean Thinking significa contribuire alla crescita dei dipendenti, attraverso processi di formazione continua e occasioni di apprendimento “on the job".
Un grande impulso al rilancio della propria attività può arrivare poi dalle nuove tecnologie. "La digitalizzazione e l’automazione possono favorire recuperi di produttività solo nella misura in cui vengono applicate a processi che sono già stati oggetto di profonde revisioni organizzative, finalizzate all’eliminazione delle principali situazioni di spreco", ha spiegato Raffaele Secchi, Dean della LIUC Business School.
"Liberarsi delle inefficienze è il primo passo verso la creazione di un business solido, capace di affrontare le criticità e i cambiamenti del mercato e di cogliere le opportunità di crescita E l’obiettivo di questo ciclo di incontri è proprio quello di fornire ai professionisti del fuoricasa tutti gli strumenti che facilitino il loro lavoro, aiutandoli a riconoscere le problematiche, individuare i margini di miglioramento e trovare possibili soluzioni da adottare", ha commentato Massimo Furlan, Direttore dell’Università della Birra.
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