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22 Novembre 2021La Coldiretti, insieme a circa 1000 imprenditori agricoli, ha presentato un autonomo atto di opposizione alla domanda di registrazione della menzione tradizionale croata Prošek pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.
Lo ha detto il presidente dell'associazione Ettore Prandini, che ha sottolineato come il ricorso sia stato presentato in prossimità dello scadere del termine ultimo fissato dalla normativa europea per presentare l'opposizione alla richiesta della Croazia, il 22 novembre.
"Si tratta di un'iniziativa che punta a rafforzare, con la partecipazione diretta dei viticoltori, il fronte nazionale di opposizione alla proposta dell'Unione Europea, per arrestare un pericoloso precedente in grado di ledere gli interessi dei produttori e dei consumatori del Prosecco e dell'intero patrimonio agroalimentare di qualità italiano", ha specificato Prandini, sottolineando che "si rischia anche di indebolire la stessa Ue nei rapporti internazionali e nei negoziati per gli accordi di scambio dove occorre tutelare le denominazione Made in Italy dai falsi".
La Coldiretti, in particolare, ha fornito il proprio sostegno ai tavoli di lavoro del ministero delle Politiche agricole, delle Regioni e dei Consorzi di tutela del Prosecco. Inoltre sono state presentate anche autonome opposizioni da parte di Coldiretti Treviso, Consorzio agrario Treviso e UeCoop per fare emergere tutti i diversi elementi di criticità della proposta di registrazione.
La Croazia ha ora 60 giorni di tempo per le controdeduzioni così come pure anche gli altri Stati membri possono far pervenire alla Commissione atti di adesione all'opposizione formulata dal governo e dalla Coldiretti. In questa fase potrà anche essere dichiarata la inammissibilità della richiesta come ha lasciato intendere il Commissario per l'agricoltura della commissione von der Leyen, Janusz Wojciechowski, al Forum internazionale dell'agroalimentare della Coldiretti.
Secondo l'analisi della Coldiretti su dati Istat dei primi otto mesi dell'anno, nel mondo quasi una bottiglia di vino italiano su sei stappate all'estero è di Prosecco, che ha visto un incremento delle bottiglie esportate oltre confine del 40% nel 2021 e che, entro fine anno, raggiungerà un valore al consumo di 2,5 miliardi di euro.
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