Dall’horror alla magia, i locali a tema fantastico coinvolgono anche appassionati della letteratura fantasy medievale e di serie come quelle di Tolkien e di George R.R.Martin con proposte come cene con delitto d’epoca e proposte gastronomiche alternative.
BANCHETTI DEGNI DE “IL TRONO DI SPADE”
Cogliere nel segno come una freccia scoccata da un arco è lo scopo dei due locali del gruppo The Sign. Dopo l’apertura del primo locale a tema steampunk a Pozzuoli, è arrivato The Sign 2.0 a Pomigliano d’Arco, un’oasi di hospitality a tema fantasy che prevede una caffetteria, una paninoteca, una libreria specializzata in testi fantasy medievali e un cocktail bar. Ci sono riferimenti generali al fantasy e ai suoi miti: gli old-school potranno ritrovarci atmosfere tolkeniane, i millenials noteranno invece echi de “Il Trono di Spade”. La scelta imprenditoriale è stata comunque quella di non vincolarsi ad un marchio specifico, ciò avrebbe previsto requisiti burocratici da soddisfare come richiedere il nullaosta a chi detiene i diritti di immagine di film o serie tv. Se Roma non è stata costruita in un giorno, per il The Sign 2.0 ci sono voluti 10 mesi durante i quali la società Visual Sacs e lo scenografo Massimo Comune hanno trasformato quella che era una sala da biliardo in un ambiente che trasporta i clienti in un’altra epoca. Al The Sign non mancano ovviamente gli eventi a tema fantasy che però rimangono sempre alla portata di tutti che si tratti di una Escape Room, di un gioco di ruolo o di una serata dedicata alle superstizioni medievali. La regola del locale è di non superare mai quel sottile confine tra ciò che intrigante e ciò che è kitsch. Anche se la location è curata nei minimi dettagli, il personale indossa una ben più moderna e consona t-shirt, la musica è un sottofondo adeguato e il menu è amichevole per tutti i palati con qualche pietanza e drink legati al fantasy, come l’idromele Drakon e i percorsi di degustazione proposti sotto forma di mappe medievali che invitano il cliente a sperimentare nuovi sapori. L’equilibrio e la giusta dose sono sempre da valutare in base alla propria attività.

ALLA TAVOLA DI RE ARTÙ
La leggenda di Avalon nasce nel lontano 1988. Stiamo ovviamente parlando del ristorante romano e non del mito legato a Re Artù. Questo ristorante fantasy è opera di Massimo e Sabrina, coppia nella vita imprenditoriale e personale, da sempre affascinata dal Medioevo, un’epoca tormentata ma ricca di valori e leggende, come quelle del ciclo bretone. Il locale nasce come birreria con cucina veloce e pian piano si fa un nome mutando in qualcosa di diverso e più originale. La location si impreziosisce con la collaborazione di un architetto di Cinecittà che ne cura i dettagli tanto da far sentire quasi fuori luogo chi entra con abiti contemporanei! Anche l’offerta gastronomica permette un vero e proprio viaggio nel tempo: vengono serviti ippocrasso (un’antica bevanda a base di vino), idromele e pietanze antiche come il maiale cotto con sidro e prugne, le vellutate di porri e legumi e il nucato, un pandolce di farro, noci e mele. Da Avalon si organizzano cene medievali guidate, divertenti cene con delitto d’epoca, giocosi tornei di spade (in lattice…!), letture delle rune e feste del solstizio. Massimo e Sabrina ammettono che gestire un locale fantasy è molto divertente e stimolante ma che a volte non manca la diffidenza nelle persone che lo giudicano a priori un locale turistico. La loro sfida, affrontata con lo stesso spirito di un valoroso cavaliere, è quella di far uscire sempre i clienti soddisfatti.

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