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11 Marzo 2024Centinaia di aziende vitivinicole italiane potranno ora usufruire della proroga al 30 giugno 2024 del termine per utilizzare le etichette già stampate precedentemente all’adozione della nuova normativa europea (Regolamento Ue 2021/2117) a dicembre 2023.
Lo ha stabilito un decreto (anche definito “salva etichette”) a firma del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che consente di etichettare i vini e i prodotti vitivinicoli aromatizzati destinati al mercato nazionale con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 accanto al codice QR che rimanda alle informazioni relative alla lista degli ingredienti e alla dichiarazione nutrizionale anche se prive del termine “ingredienti” ora richiesto dalla Commissione europea.
La normativa Ue, infatti, per le etichette ha stabilito la necessità di apporre la parola “ingredienti” insieme al QR Code informativo sugli ingredienti e i valori nutrizionali in sostituzione della sola “ì”, già ampiamente in uso fra quei produttori che per primi si erano voluti adeguare al nuovo regime normativo. Tale novità aveva destato una marcata preoccupazione tra le associazioni nazionali ed europee, per il timore di dover procedere alla distruzione di centinaia di milioni di etichette già prodotte e all’impossibilità tecnica di provvedere alla stampa delle nuove, con un conseguente danno economico importante per le filiere produttive visti i normali tempi di realizzazione e consegna delle etichette.
Il decreto prevede altresì che, qualora non utilizzate entro il 30 giugno prossimo, le etichette rimanenti potranno continuare a essere usate se corrette mediante l’apposizione di un adesivo riportante il termine “ingredienti” accanto al simbolo o ogni altra indicazione ritenuta utile. I vini e i prodotti vitivinicoli aromatizzati che risulteranno etichettati entro il 30 giugno 2024 potranno essere commercializzati sul territorio nazionale sino a esaurimento scorte.
“Le etichette forniscono già tutte le informazioni utili ai consumatori attraverso uno specifico QR Code e gettarle al macero senza un reale motivo avrebbe un rilevante danno economico a tutta la filiera. Continua il nostro impegno al fianco di agricoltori e viticoltori nazionali”, ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida.
LA POSIZIONE DI FEDERVINI
Soddisfazione da Federvini, in prima linea tra le associazioni che avevano manifestato il timore di generare un danno economico ingente per le filiere produttive viste le produzioni già eseguite e i normali tempi di realizzazione e consegna delle etichette. Così il presidente Micaela Pallini: “Esprimiamo soddisfazione e apprezzamento per la misura del ministero dell’Agricoltura: un elemento di certezza per le aziende vitivinicole italiane in un momento cruciale per l’applicazione dei nuovi obblighi Ue in materia di lista degli ingredienti e dichiarazione nutrizionale. Ricordiamo che già da tempo gli operatori del comparto del vino avevano diligentemente provveduto ad allinearsi alle richieste della Commissione europea e sarebbe stata una beffa non consentire loro di impiegare le etichette già stampate con il simbolo ma senza la dicitura ingredienti”.
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