attualità

18 Gennaio 2024

Dry January, questione di marketing e… buona salute

di Matteo Cioffi


Più che la sete potè il senso di colpa. Archiviate le feste di fine anno, normalmente si fanno i conti con la bilancia (che non fa sconti a nessuno): le lancette salgono, aumenta il rimorso per qualche drink di troppo. Ma è Natale e Capodanno e tutto si pensa valga. Gli inglesi lo chiamano guilty pleasure, il piacere proibito che crea colpevolezza. Per abbassare il livello di ansia, ecco quindi giungere in soccorso l’oramai noto dry january, ideato nel 2011 dall’associazione benefica inglese Alcohol Change Uk con l’intenzione di sensibilizzazione i sudditi di sua Maestà a tenere sotto controllo, se non ad azzerare del tutto, il consumo di alcol

Il mese scelto è appunto gennaio, l’immediato momento del post eccesso. L’idea è piaciuta subito a circa 4mila iscritti che hanno ‘votato’ l’idea promettendo di adeguarvisi. Oggi, stando alle ultime cifre raccolte, sono oltre 175mila ad avere sposato il mantra dell’essere forzatamente astemi nei primi 31 giorni dell’anno. 

Il fenomeno è diventato globale e anche in Italia se ne parla. Non divide, ma incentiva il dibattito. Aleggia la sensazione che forse si tratti solo di puro marketing e business. “È un po’ anche quello – sostiene infatti Diego Ferrari, da alcuni mesi bar manager del cocktail bar con cucina The Noble di Lodi –. La gente però ha bisogno di essere spronata a non bere dopo avere forse esagerato. È un po’ come andare in palestra controvoglia. Le aziende, in quest’ottica, possono stimolare la coscienza con azioni convincenti, galvanizzando la domanda di prodotti per mocktail, oggi gettonati e non solo a gennaio. Una mia ricetta in proposito è il ‘Non è un Gin Tonic’, dove amalgamo 30 ml di Seedlip, 10 ml di sciroppo di lavanda finalizzando con un top di tonica. Il tutto a zero alcol”.

IL SELF CONTROL DEI GIOVANI

Qualcuno obietta sul fatto che, concentrare la sobrietà in un singolo mese dell’anno, non sia proprio originale, considerando che, le attuali tendenze, parlano apertamente di un consumo di alcol che, una buona fetta di italiani, tende a essere moderato tutto l’anno. Un self control, soprattutto nei giovani, diventato moda. “Oggi si beve con il desiderio di non esagerare e ciò succede non solo a gennaio – conferma Franco Tucci Ponti, bar manager di 21 House of Stories Navigli a Milano –. Il drink è ovviamente una questione di gusto, ma lo si ordina anche per motivi di convivialità. Il dry january è un’operazione di marketing per i prodotti analcolici, ma al tempo stesso aiuta il fisico a riprendersi dalle ‘fatiche’ di fine anno”.

Il bartender milanese firma un suo signature zero alcol, ottenuto miscelando Seedlip Garden (45 ml), succo di lime (12 ml) e di pompelmo (30 ml), sciroppo di caffè, per poi versare in un tumbler. C’è chi poi, il fattore dry, lo posticipa in un altro periodo dell’anno. “Molti miei clienti – fa sapere infatti Massimo d’Addezio, F&B Coordinator del Chorus Cafè di Roma – hanno deciso di seguire il ‘dry october’, ovvero non bevono alcol durante il mese di ottobre, quel periodo a cavallo tra i bagordi estivi e quelli invernali. Detto questo, non penso che iniziative come il dry january siano solo legate a interessi di business. Mi piace vederle più che altro come soluzioni per un buon vivere. Oggi, inoltre, l’offerta di bevande senza alcol è cresciuta in maniera esponenziale, dalle birre e vini a una miriade di distillati che garantiscono una miscelazione di ottima qualità e che raramente deludono il palato degli avventori, anche dei cocktail lover”. 

IL PESO DELLA CORRETTA INFORMAZIONE

Di fronte a un mercato a bassa o zero gradazione alcolica in ascesa, qualcuno richiama l’attenzione sull’importanza di non stigmatizzare il prodotto alcolico. “Ben venga il dry january se serve a sensibilizzare le persone a un consumo moderato di bibite alcoliche, l'importante è però affiancarle a una giusta informazione che non demonizzi l'alcol, ma che comunichi la giusta misura e la qualità del bere – osserva, a tale proposito, Cosimo Nucera, bar manager del DaV di Milano –. Alla fine ciò che conta è che ognuno abbia una propria consapevolezza e sappia darsi un contegno. Questo comportamento si sta diffondendo rapidamente, è sotto i nostri occhi, piace a molte persone, e le proposte dei cocktail bar assecondano tale trend con un numero crescente di drink leggeri”. 

Proprio un light drink firmato da Nucera è diventato il top seller del locale in cui lavora. Si tratta del cocktail Zen-to, preparato nel bicchiere con un mix di succo di lime, zenzero, vermouth, cedrata, e una spolverata finale di pepe Timut.

TAG: NO ALCOL,DRY JANUARY

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

14/01/2025

L'espansione internazionale resta al centro della strategia di sviluppo di Alice Pizza. Asia ed Europa sono le aree su cui la catena si concentrerà di più nel 2025 (5 le nuove aperture...

14/01/2025

Si svolgerà dal 23 al 26 febbraio la 45esima edizione di Tirreno C.T., appuntamento per gli operatori della ristorazione e dell’ospitalità. Nei padiglioni di CarraraFiere (Marina di Carrara)...

13/01/2025

illy è il caffè ufficiale di Ita Airways: dal mese di gennaio i viaggiatori che voleranno con la compagnia di bandiera italiana potranno degustare il caffè illy sia nelle lounge aeroportuali che a...

13/01/2025

Si terranno il 5 e il 7 febbraio i Recruiting Days del gruppo Egnazia Ospitalità Italiana: il gruppo di gestione alberghiera fondato da Aldo Melpignano inizia così il viaggio alla ricerca di...

 





Design senza tempo e praticità. Sono queste le caratteristiche della nuova macchina di caffè di Astoria, AB200, che verrà presentata a Sigep 2025, in...


Inizio d'anno con prezzi di listino in discesa per Rational che abbassa i costi sui prodotti Active Green senza fosfati per la detergenza e la...


Nuova sede per Culligan, l’azienda internazionale specializzata in sistemi di filtrazione dell’acqua, attiva in 90 Paesi che ha inaugurato il nuovo...


Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top