QUALITALY_144

19 MAGAZINE Febbraio/Mar zo 2025 affermarsi come una realtà in forte crescita. Fino a non molto tempo fa, infatti, quando si parlava di catene, molti pensavano essenzialmente ad alcuni grandi brand che facevano del ser vizio il loro punto di forza, mettendo in secondo piano l’ar tigianalità del prodotto. Il trend, invece, sembra non essere più questo: le catene di piz- zerie ar tigianali si stanno trasformando in una realtà consolidata, come emerso anche nel corso di Sigep 2025. Sempre più nomi di spicco del mondo della pizza stanno decidendo di investire nel settore, mantenendo come pilastro fondamentale l'artigianalità del prodotto. Ora, una delle sfide principali, è rappresentata dalla replicabilità dei processi e della qualità, un concetto complesso ma essenziale per garantire il successo di queste catene in un mercato competitivo. Pizza, amore oltre i confini Anche a livello globale, sempre dai dati ripor tati da Asacer t , il mercato della piz za continua a crescere , raggiungendo nel 2024 un valore stimato di 151. 254, 2 milioni di dollari, con una crescita prevista a un tasso annuo composto (cagr) del 5,0% dal 2024 al 2031. Nello specifico, gli americani consumano circa 13 kg di pizza pro capite all’anno, supportati da oltre 90.000 pizzerie attive nel paese. In Europa, dopo gli italiani, i maggiori consumatori di pizza sono i francesi, seguiti da britan- nici, belgi, austriaci e portoghesi. Dai dati riportati nel repor t “Italy Piz za Market Size, Growth and Forecast Analytics, 2023-2028”, invece, il mercato italiano della pizza è stato valutato a 728 milioni di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 935 milioni di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita del 5,15%. L’Italia delle pizzerie L'amore degli italiani per la pizza rende l’Italia un paese ricco di pizzerie. A confermarlo è l'analisi di CGA by NIQ “Guida Horeca Italia” pubblicata nell’estate 2024, che con- ta 34.406 pizzerie attive nel Bel Paese. Le pizzerie sono locali simbolo non solo del made in Italy gastronomico, ma anche di un modo di vivere il fuori casa in cui convivialità e servizio informale diventano assi portanti della customer experience, tanto da raccogliere il 74% delle preferenze dei consumatori tricolore, superando bar (65%) e risto- ranti (64%). Analizzando la geografia, il 73% delle pizzerie sono situate in località periferiche, mentre il 27% sono in centro città. Le regioni costiere risultano più presidiate (40%) rispetto a quelle montane (2%), ma lo studio fa emergere evidenti differenze regionali. Campania, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia costituiscono il 34% del totale di mercato per offerta e consumo, seguite da Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Sardegna al 27%. Al terzo posto si posiziona l’area del Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta) con il 22% e infine con il 18% di locali e consumatori le regioni di Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Friuli-Ve- nezia Giulia. Oltre il 75% delle catene di pizzeria si trova in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Tuttavia, la loro influenza non è dominante, motivo per cui si delinea un panorama di vendita al dettaglio diversificato in cui anche i rivenditori indipendenti e più piccoli esercitano un'influenza sostanziale in termini di offerta. Nuovo trend: pizze artigianali Quello delle catene artigianali è un fenomeno abbastan- za recente, ma che ha preso decisamente piede fino ad

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz