QUALITALY 142
13 MAGAZINE O ttobre/Novembre 2024 Roncoroni viaggia per Milano proponendo una cucina plant based. “Rimettersi in gioco partendo da zero mi ha fatto torna- re con i piedi per terra e riflettere su quanto importanti siano le azioni che non ripetevo più da tempo. Lavare, asciugare , sgrassare , pedalare , scrostare , etichetta- re, impellicolare, bruciarsi , arrangiarsi , finire la linea, aprire scatole, aver finito il servizio e ritrovarsi ancora tutto da sistemare , bramare una doccia calda e aver diff icoltà a dormire anche se ogni singola par te del tuo corpo urla riposo: insomma, i gesti quotidiani di un cuoco”, dice Roncoroni. E approfondisce il pensie- ro: “Sono sempre più convinto che nel nostro lavoro quando ci si dimentica di queste sensazioni significa che è tempo di cambiare . Per me questa Bike è di- ventata non solo una nuova oppor tunità ma anche una maestra di vita”. Pas propone una cucina vegetariana gustosa con ri- cette che - dalla piz za Tex-mex ai noodles saltati , al Chicken Korea - uniscono diverse culture e utiliz za- no prodotti plant based , sostenibili e all’avanguardia. Come la comunicazione , esclusivamente sui social , dove si trovano le tappe della settimana. È una sfida continua quella di Pas: alle intemperie, alla nazionale insofferenza verso il vegetariano dichiarato (lo chef non lo è, e si rivolge a chi vuole mangiare meno carne). Ma è pure un banco di prova. In progetto infatti c’è una catena di punti vendita self ser vice con locker per il ritiro non solo in Italia. E quale mez zo più ecologico ed economico della bici per sperimentare sul campo, in itinere , ricette e concept ? Un due stel l e in gi ro per i l mondo Tre continenti in tre anni: Sud America, Asia e Africa. Da percorrere con un food truck attrez zato con una cucina con cui viaggiare e dove fermarsi, aprire i bat- tenti come Larr y e Bimbo nel film Due sulla strada , e ser vire piatti pieni di comfor t italico, a par tire dalla Carbonara. Si tirano su quattro soldi , si fa il pieno e si ripar te. È il progetto “che può diventare un business ma che è prima di tutto un cambio totale di vita, un’avventura” che ci rivela Marco Sacco , chef due stelle Michelin al Piccolo Lago di Mergoz zo e gestore del Piano 35 di Torino, una stella Michelin, e del Verbano sull’isola dei Pescatori , e della moglie Lella , compagna di 30 anni di ristorazione alta. “È un proge tto vero – assicura lo chef -. Par tiremo quando avremo sistemato le cose e tutti i locali viag- geranno in autonomia , tra due o tre anni. Il cambio generazionale, il passaggio di consegne va studiato a mente lucida. Devo mettere in condizione i miei figli di tenere tutti i locali e magari aprirne un altro oppure di ridimensionarsi, ma ragionando adesso, guardando Marco Sacco , Chef al Piccolo Lago di Mergozzo Eugenio Roncoroni , Chef food bike Chicken Korea: nuggets di pollo, salsa spicy, coleslow e cetrioli marinati
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