QUALITALY 141

11 MAGAZINE Agosto/Se ttembre 2024 continuare imper territi a raccontarci che la fame e la pover tà estrema del Sud de l mondo s ono causate esclusivamente dai regimi corrotti e in- stabili di quei Paesi. Ma se guardassimo le cose più da vicino, sfidando la nostra miopia di como- do, vedremmo bene che l’Occidente , con quegli stessi regimi corrotti e instabili , non si fa pro - blemi a fare affari. Qualcuno cer tamente dirà che questo discorso asso - miglia alla classica narrazione terzomondista di accusa contro il capitalismo predatore. Il problema purtroppo è che questa storia non smette di accadere. Penso quindi che la fame sia il segnale di una ri-feudalizzazione del mondo. Ma forse, e prima di inoltrarsi nell’analisi giuri- dico-politica della categoria di crimine contro l’umanità, cosa che ovviamente va fatta, bisognerebbe recuperare un po’ di quell’incanto appassionato e ribelle di alcuni slogan sessantottini, come quello che recita: “Non sarò libero finché sulla terra ci sarà un uomo asser vito”. La liber tà dalla fame è un diritto umano fondamentale , senza il quale nessun’altra liber tà è possibile. Cer to, c’è un’ultima scappatoia, che funziona come il retropensiero inconfessabile del piccolo borghese con la pancia piena: alla fine ne moriranno talmente tanti che il problema svanirà da solo. Anche qui bisogna par- l a r e c h i a r o : i o s o n o convinto che sia inuti- le aspettare uno shock malthussiano che tolga di mez zo le bocche da sfamare che ora sono in eccesso. Se proprio l ’amore per la giustizia e il rispetto pe r l a d i gn i t à umana non conv i ncono , sa rà p i ù conv i ncen t e f o r se pensare che gli affamati, prima di morire, insorgeranno. È sempre successo nella storia e oggi il richiamo della violenza, quando ormai non hai più nulla da perdere, è for tissimo. C ’è un appunto di Sar tre su questo che per me è illu- minante: “nella fame lo schiavo morde il mondo del pa- drone e lo rivendica”. Per non parlare dell’agghiacciante monito steinbeckiano contenuto in Furore : “la linea di demarcazione tra fame e rabbia [ between hunger and anger ] è sottile come un capello”. Quindi , sì , io direi proprio la fame ci chiama tutti in causa. L’et i ca del c ibo Da qui in avanti, la questione giustamente si fa più tecnica, perché dobbiamo pensare a quali strumenti giuridici met tere in campo per tutelare il dirit to fon- damentale di ogni persona a una adeguata nutrizione. L’etica del cibo, per sua natura interdisciplinare, si occupa anche di ragionare su una speciale protezio- ne come questa. Prima di tut to non è scontato con- siderare il dirit to al cibo come un dirit to umano. Qui, senz ’altro, un pensiero all’ar t. 25 della Dichiarazione

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