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50 MAGAZINE ON THE ROAD Bravura degli chef, ma anche la for tuna di avere a di- sposizione una materia prima di grande qualità perché, nel cuore della Pianura Padana, l’offer ta dei prodotti legati alla macellazione è alta, e altrettanto elevata è la sua domanda. Soddisfatta ampiamente dalle macel- lerie sparse su tutto il territorio che vantano decenni di esperienza e tradizione in questo ambito. Eccellenze e prodotti tipici Abbiamo detto sin dall'inizio che l'Emilia Romagna è considerata patria di numerosi prodotti DOP. È il caso del Parmigiano Reggiano, re assolu to della cucina emiliana. La sua nascita affonda le radici nel Me- dioevo, quando i monaci cistercensi e benedettini pensarono di sperimenta- re un formaggio in grado di durare nel tempo ser- vendosi del sale delle sali- ne di Salsomaggiore e del latte delle vacche allevate nelle grangie (fattorie). È un formaggio prodotto nelle campagne tra Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna a sinistra del Reno, e Mantova a destra del Po, dove, ogni giorno, 300 casei- fici producono oltre 10 mila forme di Parmigiano, che per gli emiliani non è solo una semplice prelibatez za ma anche ar te , musica, poesia e fonte di ispirazione. Aurora Maz zucchelli , calamitata dallo straordinario mondo del Parmigiano Reggiano , ha dedicato un piatto a questa leccornia esclusivamente emiliana: il Tor tello di parmigiano reggiano al profumo di lavanda, noce moscata e mandorla, ripieno di una fonduta al parmi- giano, lavanda, noce moscata e mandorla. “Associo questo piatto alle sta- gioni di questo famoso formaggio - spiega Aurora - la lavanda rap- presenta il parmigiano giovane , dal profumo di foraggio primave- rile ed estivo, la noce moscata è lo stravecchio (36 mesi di stagio- natura) e , la mandorla, il mez za- no (12 mesi di stagionatura) del “ L'Emilia Romagna è considerata patria di numerosi prodotti DOP
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