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13 MAGAZINE Se ttembre/O ttobre 202 3 blu, specie originaria della sponda occidentale dell’O- ceano Atlantico, è approdato anche nei nostri mari , creando quella che Coldiretti non esita a definire una vera e propria “calamità naturale”. Questo crostaceo, infatti, che al momento non deve fare i conti con nes- sun predatore , è un insaziabile divoratore di coz ze e vongole , prodotti centrali per la produzione ittica di molte delle aree in cui l ’animale sta proliferando. Il risultato è il rischio di una messa in ginocchio di intere economie locali: secondo la stessa Coldire tti nella sola area di Comacchio potrebbe essere in pericolo la sopravvivenza di circa 3.000 imprese familiari , la cui scomparsa de terminerebbe la perdita di vere e proprie eccellenze alimentari. Una prospe ttiva da evitare , perché signif icherebbe una nuova e non cer to auspicabile sferzata alla pesca italiana che – ricorda ancora Coldiretti – nello spazio di un trentennio ha già visto scomparire il 33% delle imprese e ben 18.000 posti di lavoro, con una f lotta complessiva ridotta ad appena 12mila unità. E che la questione sia seria lo prova la decisione, pre- sa dal Governo durante i mesi estivi , di approvare un decreto legge che stanzia 2 ,9 milioni di euro “per in- centivare economicamente i soggetti che si dedicano alla cattura e allo smaltimento del granchio blu”, con l’obiettivo dichiarato di “mettere la filiera al riparo nei prossimi anni in termini strategici”. E non solo. Sotto la regia di Carlo Scabin , presidente della Sezione Agro , Ittico , Molitorie e Zootecniche di Confindustria Veneto Est , sempre in estate si è anche raggiunto un accordo sul fronte dello smaltimento. “Si tratta di una voce che rappresenta per le aziende un costo proibitivo – afferma Scabin – e che abbiamo inteso contenere grazie al coinvolgimento di un’a- zienda leader in Veneto nel settore , che garantisce Carlo Scabin , presidente della Sezione Agro, Ittico, Molitorie e Zootecniche di Confindustria Veneto Est Dalla rete al piatto: il nuovo “arrivato” è già in tavola Non solo il crosta- ceo intero conge- lato, ma anche la polpa es tratta a mano o a macchi- na, il sugo rosso e quello bianco, le polpette, la maio- nese e il brodo. Il tutto rigorosamen- te confezionato a base di granchio blu . Con ques ta offer ta, Blueat , star t up nata nel 2021 su iniziativa di 5 socie, è già passata dalla teoria alla pratica, rispondendo in concreto alla necessità di trasformare il problema della infestazione dei nostri mari da parte della specie aliena, in un’opportunità di business che punta diritto alle nostre tavole. “Abbiamo creato una filiera di prodotto – spiega Ilaria Cappuccini, communication e marketing manager della società – che prende le mosse dagli accordi stretti con alcune cooperative di pescatori del Delta del Po. Il granchio blu che ci viene conferito, viene quindi trasferito presso lo stabilimento di Mestre dell'azienda partner Ta- gliapietra & Figli, che, anche in virtù di un core business già focalizzato sullo stoccafisso, dispone degli strumenti adatti alla lavorazione del crostaceo. Da qui, dunque, esce il prodotto finito, che al momento viene commercializza- to in Italia, soprattutto presso ristoranti e hotel. Ma non solo. È infatti recente la par tenza del primo carico per gli Usa, un mercato scelto perché già da tempo aperto a questa referenza”.

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