QUALITALY_134
1 MAGAZINE Maggio/G iugno 202 3 Editoriale Lorenzo Morelli, direttore responsabile Qualitaly Magazine Espressione di solidarietà Siamo talmente presi dai ritmi serrati delle nostre vite, affan- nati dalle attività quotidiane, rapiti dai social e dai media, che siamo scossi dal torpore del sé, solo di fronte alle calamità - o agli eventi calcistici -. Sono sempre più rari gli accadimenti che ci inducono a espressioni di solidarietà. Tutti noi abbiamo visto le immagini della devastante alluvio- ne che ha colpito la Romagna lo scorso maggio, ma non ci siamo appieno resi conto della gravità di quanto accaduto, tantoché, ad eccezione di chi è stato colpito, ognuno di noi è ritornato alla propria frenetica ed edonistica esistenza. Cento comuni coinvolti, quattrodici morti e oltre trentaseimila sfollati. Questo il bilancio della tragedia umana. Ma il bilancio aumenta se pensiamo alle ripercussioni. Per quanto riguarda il nostro compar to agroalimentare, il 42% della super ficie agricola è stato colpito dagli eventi , oltre 41 mila lavoratori interessati , più della metà degli occupati nel settore in Emilia-Romagna. Quasi 21 mila aziende agricole coinvolte. Le coltivazioni or tofrutticole e vitivinicole colpite dall’alluvione rappresentano il 45% circa della super ficie or tofrutticola regionale. Grande l’impatto anche sul settore zootecnico, con il coinvolgimento di allevamenti di suini , ovini , faraone, tacchini, polli, bovini, cavalli. Senza considerare i danni alle aziende di tra- sformazione (scor te, strutture, macchinari, fermi produttivi) e i danni derivati dalla sospensione delle operazioni colturali, tra cui i trapianti del pomodoro da industria. Un settore economicamente vitale, a tal punto da immolarsi per i suoi abitanti. Così i settanta soci agricoltori della Cooperativa ravennate Cab Ter.Ra, hanno sacrificato i propri terreni e i propri raccolti per mettere in sicurez za i cittadini. Acconsentire al taglio di un argine vedendo allagati i loro frutteti, le loro serre, i loro campi e le loro aziende agricole distrutte. Eppure, racconta in un’inter vista il presidente Lino Bacchilega : “Ci siamo guardati negli occhi e sapevamo già che un rifiuto sarebbe stato una vergogna imperdonabile”. “Al primo posto l’interesse collettivo – continua Bacchilega - significa essere cittadini normali , non eroi. Ho colto negli occhi dei soci paura, tristezza, preoccupazione, ma soprattutto orgoglio per non aver tradito i nostri valori”. Solidarietà e valori sono la ragione stessa dell’umanità. Parafrasando Kant , non è solo un bel segno, ma una necessità d’essere. Non ricordiamocene solo occasionalmente. Siate solidali e siate! Buona lettura.
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