QUALITALY_134

2 3 MAGAZINE Maggio/G iugno 202 3 accolta all ’unanimità dalla Commissione Nazionale de l l 'Organ i z zaz i one de l l e Naz i on i Un i t e , che pun- ta diri tta a un obie ttivo: sos tenere e valu tare sullo scacchiere internazionale quell ’insieme di pratiche sociali , riti e gestualità basato sui saperi locali che costituiscono il mangiare italiano. Il dossier che sostiene la richiesta – scritto dal pro - fessor Pier Luigi Petrillo , docente della Luiss , già in passato curatore di altre candidature all ’Unesco, come quella della Dieta Mediterranea e dei piz zaioli napo l e t an i – so t t o l i nea i n f at t i come i l nos tro pa- trimonio culinario sia cos ti tui to da un mosaico di trad i z i on i che r i f l e t t e la d i ve r si t à b i ocu l tura l e de l Paese. Un patrimonio vario e ar ticolato, che però è al tempo stesso legato anche da un comune denomina- tore: concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e confronto. E in questa prospe ttiva , la candidatura intende valoriz zare la relazione che in Italia lega da un lato la cul tura e dall ’al tro il cibo, considerato a p ieno t i to lo un f enomeno ident i t ar io de l lo s t il e di vita del Paese . Pe r po r t a re a t e rmi ne l ’ob i e t t i vo, ov ve ro r i ceve re luce verde alla richiesta , occorrerà tu ttavia tempo: il dossier dovrà infatti essere trasmesso dal ministe- ro degli Es teri all ’Unesco che darà il via all ’ i ter di valutazione destinato a concludersi entro dicembre 2025. Ma ques to tempo – è il senso del commento del sottosegre tario Maz zi –, potrà rivelarsi prezioso per costruire le basi utili a sfruttare appieno le po - tenzialità che il riconoscimento por terà con sé . In vetta ai consensi Questa candidatura, infatti , non potrà che raffor zare l’immagine della cucina tricolore, già peraltro ai vertici delle preferenze a livello globale, come conferma un recentissimo sondaggio condotto da CNN Travel , che assegna la medaglia d’oro proprio all’Italia. Una vittoria Quali sono i Paesi che insidiano l ’Italia nel primato di cucina pre f eri ta nel mondo? Il primo temibile concorrente è rappresentato dalla Cina , che il sondaggio lanciato dalla CNN colloca al secondo pos to per pre f e- renze . A giocare a favore della cucina del Celeste Impero sono soprattutto il maiale in agrodolce , il maialino arrosto, l ’anatra alla pechinese e i tradizionali Dim sum e X iao - longbao. Sul ter zo gradino del podio sale invece la Francia che punta su tre f recce al proprio arco : escargo t . macaron e ba- guette . A seguire , si incontrano la Spagna , apprez zat a soprat tu t to per l o jamon i be - rico e i churros , e il Giappone , amato per la sua zuppa di miso, la tempura e l ’ormai classico binomio sushi e sashimi. Nella top ten f igurano poi anche l ’India , che me t te a frutto il suo storico sapere sull ’uso delle spezie , la Grecia , che punta sul tris com- posto da olio di oliva , spanakopita e gyros , e la Thailandia , che valoriz za una eff icace combinazione di erbe e spezie . A chiudere la classif ica , ci sono inf ine il Messico, che punta sulla varietà con menu a base di en- chiladas, tacos, helados e quesadillas, e gli Usa , premiati per cheeseburger e biscotti con gocce di cioccolato. Due piatti , questi u l t imi , che i n ver i t à po trebbero appar i re non par ticolarmente interessanti se si deve giudicare la cucina di un Paese . Ma va pur sempre ricordato che la classi f ica è s tata lanciata da un’emittente a stelle e strisce . I concorrenti “battuti” dal Bel Paese

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