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35 anni e nell’azienda Scotti. Segue la par te agricola dei progetti di sostenibilità, un aspetto cruciale della filiera del riso. Tecnologie all’avanguardia, irrigazione selettiva, sostenibilità, rigidi processi di filiera e tan- ta passione sono quello che i produttori mettono in campo per consegnare all’industria materie di prime di qualità che diventano i prodotti Qualitaly. La quar ta relatrice, Giorgia Spigno , è professore ordinario all’U- niversità Cattolica del Sacro Cuore nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari. Nei suoi studi per una filiera agro-alimentare sostenibile il packaging ha una posizione centrale quello. La Dottoressa ha spiegato come il packaging dei prodotti Qualitaly non solo sia sostenibile in quanto riduce l’utilizzo del colore e l’im- patto ambientale, ma in quanto rappresenta un sistema integrato con l’alimento che contiene e protegge. Le indicazioni di resa e di dosi contenute nel packaging sono fondamentali per un utilizzo responsabile del pro- dotto e orientate ad evitare gli sprechi in cucina. Le confezioni Qualitaly sono infatti progettate per essere uno strumento di lavoro che rende efficiente la prepa- razione dei piatti. Una brigata ‘speciale’ Una masterclass originale è stata quella che ha coinvolto lo staff e la direzione di Cooperativa Italiana Catering. Pur non essendo cuochi professionisti, si sono impe- gnati a dimostrare come utilizzando materie prime di buona qualità, e le indicazioni contenute nel packaging, si possa preparare un piatto degno della gastronomia italiana. A raccontare questa esperienza nientemeno che lo Chef Lucio Pompili, brand Ambassador e autore delle ricette. Una “sintesi del linguaggio della cucina” che utilizza i prodotti Qualitaly, autorevoli e accessibili. Le Masterclass che hanno concorso ad animare l’area Hub allestita dall’organizzazione del Cibus, sono state un esempio pratico, un gioco fatto seriamente, con cui si è voluto sperimentare pubblicamente la soluzione che Co- operativa Italiana Catering ha ideato per i propri clienti. Le sfide del Fuori Casa Ultimo appuntamento di CIC al Cibus: la collaborazio- ne al convegno “La sfida della qualità e la chiamata a raccolta del settore distributivo”. Una tavola rotonda a cui hanno par tecipato, assieme a Cooperativa Italiana Catering, quattro rappresentanti della par te produttiva e della ristorazione organizzata, rappresentata da Du- rini Milano. I riflettori si sono accesi sulle sfide che il settore del Fuori Casa si trova ad affrontare e le analisi por tate , seppur a par tire da punti di vista diversi , si sono focalizzate unanimemente sul profondo cambia- mento del settore. La soluzione è puntare su prodotti di qualità, ma le iniziative adottate sono molto diverse tra loro. Alla richiesta di appello della ristorazione organiz- zata, che rappresenta un segmento in crescita rispetto al passato, la produzione sembra avere risposte inade- guate, o almeno percepite come tali. Contrariamente, è stata accolta con interesse la soluzione di CIC. L’offerta di prodotti di qualità, contenuti in un packaging che diventa uno strumento di lavoro utile al calcolo del food cost e anti-spreco, è una proposta che risponde alle esigenze della ristorazione. A questo si aggiunge che la rete dei soci è capillarmente presente in quasi tutto il territorio italiano e che le dimensioni medio-piccole delle imprese associate permettono un miglior servizio logistico e una miglior formazione della rete vendita, più competente dei players più grandi. 9 MAGAZINE Mar zo/Aprile 202 3

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