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28 MAGAZINE a mano. I primi sono chiamati minestre, anche quelle asciutte. Le carni sono divise in griglia, bolliti , umidi e arrosti. Hanno il sapore della casa e i Fiorentini ci si ritrovano, si prenota a fatica, segno che Ruggero è vero e che si sta bene nel calore dei piatti, nella chiacchie- ra diffusa, nella porzione generosa come quella della mamma che ti vuole bene. Oltre ai fagioli , a Firenze non mancano mai, ci sono asparagi e carciofi di sta- gione come contorni che ti aspetti ma che poi, alla fine, non sono cosi comu- ni nelle trattorie. Al Tranvai Al Tranvai è una piccola t r a t t o r i a che i n P i a z z a Tasso gode di un affac - c i o . La si no t a appena , discreta , con la sua sala stretta a forma di tram, il bancone che ricorda la plancia di guida, le pare- ti con i lis telli di legno, le fo to d ’epoca. È un ri- t r o v o ga s t r onomi c o d i ri ferimento per i f ioren- tini che amano il quinto quar to. Le frattaglie sono regina. Il lampredotto, la trippa, il cer vello fritto, il rognone con le cipolle si de- gustano bene perché la mano in cucina addomestica i gusti saporiti e le consistenze, a vol- te estreme , delle frattaglie. Poi non mancano i crostini di fega- to, le bruschette, la ribollita, gli gnudi, la pappa al pomodoro, il lesso rifatto, il coniglio fritto. E le verdure in pastella. I pilastri della cucina fiorentina ci sono tutti e rimangono ben solidi. “E ’ che il tram mi ripor ta a Lisbona più che alla vecchia tramvia fio- rentina di cui il locale celebra memoria”, confesso alla Vilma. E rivedo il Remodelado giallo che sale e sale e sale e dall’alto della città si gode il panorama di te t ti de ll ’A l f ama e il cor so del Tago che è fiume e mare e mare e fiume con i suoi dolenti gabbiani in volo. Burde Bisogna uscire in direzione Pe- re tola verso Ponte all ’Indiano se si vuole raggiungere que - sta ‘f iaschetteria e caffè’ sulla Pis toiese . Da Burde , migliore trattoria d’Italia per la guida 50 Top Italy, si può solo pranzare. È una trattoria di passo dove ci si ferma per i tabacchi e per gli alimentari , per un piatto velo- ce ai tavoli che si inf ilano tra la gente in coda al banco dei salumi o, più tranquillamente , ne l l e sa l e accogl i en t i che si aprono sul retro in un tripudio di elementi di arredo. Dal 1927 si cucina secondo una simbio- si tra casa e bo ttega che ha por tato a un alchimia di valori domes tici e sapori di cucina. Burde è casa e focolare e, mal- grado siano tutti duri, toscani, e non vogliano necessariamente SAI CHE C 'È
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