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2 3 MAGAZINE Cuore valtellinese e orizzonte globale Fondata 40 anni fa a Grosotto (Sondrio), Bresaole Pini cresce in Italia e all’estero. La ‘Leggendaria’ e gli altri prodotti disponibili per i diversi canali distributivi IMPRESE U na realtà a conduzione familiare ma con un orizzonte internazionale, che ha mos- so i suoi primi passi quasi un quaranten- nio fa a Grosotto, in provincia di Sondrio. Proprio nel piccolo comune valtellinese, in via Centrale 1, ha sede dal 1985 lo stabilimento di Bresaole Pini , azienda dell’articolato gruppo Pini, pre- sente in Italia e all’estero con numeri di tutto rispetto e un business in costante cre- scita nel comparto bresaole e non solo. La holding è infatti tra i maggiori player nel mercato del suino ed è suddivisa in diverse società, ognuna con la propria specializzazione. Sul mercato nazionale il gruppo opera con i macelli Pini Italia (ex Bertana) e Ghinzelli, ed è presente in Europa con il macello Hungary Meat ed in Spagna con Litera Meat , inaugurato nel 2019 a Binefar, in Aragona. La struttura è tra le più importanti del mondo per capacità produttiva: sono circa 160mila i capi macellati a settimana. Il gruppo esporta sostanzialmente in tutto il mondo e collabora con le più importanti catene europee legate al mondo della distribuzione moderna. Lo stabilimento di Bresaole Pini si è sviluppato in due fasi di ampliamento e attualmente copre una superficie di 15mila metri quadri. Al suo interno lavorano 107 dipendenti, si trovano inoltre 95 celle frigorifere, utilizzate per lo stoccaggio, la stagionatura, la conservazione dei prodotti e una camera bianca con quattro linee di affettamento. Una bresaola ‘Leggendaria’ La sensibilità verso un mercato altamente competitivo e la continua ricerca di standard qualitativi elevati hanno portato l’azienda a spe- cializzarsi nella produzione di Bresaola della Valtellina Igp. “La nostra fascia di mercato com- prende la totalità dell’Italia – nei canali GDO e Horeca – più parte del mercato europeo, in par- ticolare Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Svizzera”, spiega l’azienda. Bresaole Pini, grazie a continui investimenti, negli anni ha conseguito di- versi tipi di certificazioni: UNI EN ISO 9001:2008; certificazione Brc; certificazione Ifs; certificazio- ne di prodotto Halal; persegue inoltre, dal novembre 1998, tutte le normative di autocontrollo secondo il piano Haccp. Tra i prodotti di punta troviamo La Leg- gendaria: “Una bresaola di alta qualità realizzata solo con carni fresche. Abbia- mo mantenuto la forma che avevano le bresaole di una volta; è un prodotto che ha un ciclo di stagionatura più lungo e una maggiore qualità. Tutte le altre produzioni sono invece bresaole con marchio Igp, tra cui la rinomata linea Pedusc”, fa sapere Pini. Crescita costante Gli investimenti di Bresaole Pini, costanti nel tem- po, hanno portato a una crescita interessante nel corso degli anni: dal 2010 al 2022 , infatti, l’azienda ha messo a segno un incremento medio di fat- turato del +5,8% annuo. Il 2021 si è chiuso con un fatturato di 72 milioni di euro così suddiviso: i preaffettati in vaschetta hanno generato un bu- siness da 40 milioni di euro, mentre i restanti 32 milioni derivano da prodotti da taglio, con una produzione media settimanale di circa 30mila bresaole. Numeri significativi che hanno portato Bresaole Pini a conquistare sempre più spazio nel mondo della bresaola, fino a raggiungere una quota di mercato del 24%. www.bresaolepini.it Tutte le produzioni sono bresaole con marchio Igp

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