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40 MAGAZINE SAI CHE C 'È di tonnellate con i problemi , in primis, della guerra in Ucraina, ma anche dei cali previsti negli Stati Uniti e in India. Una situazione complessa che, a cascata, ha spostato l ’attenzione su altri aspetti che caratteriz- zano la condizione italiana, come il ben noto rincaro dell ’energia e l ’urgenza di investire su un’economia più ar ticolata e propositiva verso gli agricoltori ita- liani , costretti ad abbandonare le coltivazioni perché remunerati in maniera non adeguata. Le conseguenze? Tante e pesanti, sia per i privati sia per la ristorazione. Dall’altra parte dell’Oceano Voc e a l l o che f Luigi Diotaiuti , A m b a s c i a t o r e della cucina ita- liana nel mondo e p r o p r i e t a r i o de l f amo s o r i - s t o ran t e a Wa - shington Al Tira- misu , amato per l a p r o d u z i o n e ‘ i n casa’ d i pa- sta fresca; è lui il protagonista di una lucida anali- si che confronta diverse realtà, sollevando anche questioni di carattere etico e sociale. “La situazione è complessa visto che coinvolge non solo noi chef e ristoratori ma l’alimentazione a livello globale. La crisi è già in atto per tanti motivi. Quando mi chiedono come va il lavoro, io rispondo in modo positivo perché effettivamente è così , ma dobbiamo fare i conti – e sembra banale ripe terlo – con una serie di rincari esagerati che scandiscono il quoti- diano. Conseguenze scaturite da più problematiche , il Covid prima e ora il conf litto tra Russia e Ucraina che con la crisi del grano ha innescato limiti mondiali. È un dato di fatto che alcuni grandi Paesi stanno già affrontando una condizione di pover tà come Nigeria, Etiopia, Egitto, Somalia e Nepal”. Cosa bisognerebbe fare nell ’immediato? "Intanto intervenire subito a livello agricolo, ossia fare in modo che l’Italia possa tornare a essere ‘il granaio europeo’. Ma, per fare ciò, ser ve il suppor to della poli- tica, delle istituzioni, di Stato e Regioni. Gli agricoltori devono essere aiutati e agevolati. L’Italia ha il primato in fatto di pane , pasta e piz za… come è possibile che non ci sia una produzione adeguata in grado di fare – come si dice di solito – da scor ta nei momenti di crisi , senza dover ricorrere all’acquisto del grano da altri Paesi per un 70-80% come avviene oggi ?" La difficoltà nel trovare le materie prime e l ’aumento dei prezzi , finiscono sullo scontrino del consumatore finale? Hai un’eventuale alternativa nel caso in cui , concretamente, non si trovassero più pasta e farina? "Non trovare più la farina signif icherebbe non po- ter fare più pasta… bisognerebbe inventarsi altro o ricavarle da altri alimenti , ma è davvero complesso, stando anche alle nostre tradi zioni , po ter pensare a un qualcosa di diverso. E per ciò che concerne lo scontrino, un incremento c’è stato, nonostante abbia sempre prestato la massima attenzione e ponderato ogni piccolo aumento anche negli anni passati: pen- sate che olio, pasta e farina sono cresciuti del 120% in brevissimo tempo. In queste situazioni è inevitabile non applicare dei rincari , ma i clienti comprendono la situazione perché consapevoli che , anche per la ristorazione , il momento è difficile da affrontare."
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