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28 Packaging Extravaganza Non più solo mero imbal laggio. Il packaging nel tempo si è rivalutato col locandosi a metà strada tra design e marketing. Strumento d’informazione, media pubbl icitario portati le, venditore si lenzioso, comunic-attore DI GIANLUCA DONADINI F in dall ’Antica Grecia l ’uomo fa della vista uno strumento di conoscenza superiore ad ogni al- tra esperienza sensoriale. Non stupisce quindi l ’ impor tanza v isiva degli alimenti , nudi o pudica- mente vestiti delle loro confezioni. Mangiamo prima di tutto con i nostri occhi, ci insegna Apicio. E Delwiche ci dimostra che gli stimoli visivi alterano la percezione del gusto e dell’olfatto; che il colore è segnale visivo immediato; che forma e lu- centez za giocano un loro ruolo. Ma non si può negare che la percezione di un prodotto alimentare sia multisensoriale. Riconoscere matrici edibili ha una for te valenza adat- tativa e la percezione di esse è una delle funzioni mentali che più sfrutta tutte le informazioni sensoriali disponibili. Prima il packaging poi il cibo L iquidi , gassosi , granulati o solidi , ogni alimento ri- chiede un imballaggio per accedere al mercato. E curiosamente interagiamo prima con la confezione, poi con il prodotto in essa contenuto. Così il packaging ha più di un senso: il tatto di un car tone ondulato, il suono di una lattina che s’apre; l’odore di una plastica alla lavanda. Diventa un’esperienza sensoriale olisti- ca in cui l’infatuazione , come per una bella donna, è fatta di sguardi. L’occhio vuole la sua par te, ma anche di languide carez ze , suadenti profumi , voci sensuali. Il packaging è valore Il packaging soddisfa obiettivi estetici, igienici, di con- ser vazione, di traspor to, d’uso. È sostenibile, pratico, MAGAZINE SAI CHE C 'È

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