QUALITALY_129
1 MAGAZINE G iugno/Luglio 202 2 Editoriale Lorenzo Morelli, direttore responsabile Qualitaly Magazine Nubi all’orizzonte? Restiamo ottimisti Esattamente un anno fa mi trovavo a scrivere un editoriale che - non vi nego - avevo tanto atteso. Arrivavamo da quasi due anni di con- tinui ‘stop and go’, paure per una pandemia che ci aveva stravolto completamente l’esistenza e incertezze per le nostre attività che pian piano stavano cercando di trovare un nuovo equilibrio. E finalmente sembrava arrivato il momento della svolta! Ebbene, a distanza di pochi mesi, nuovi e inaspettati avvenimenti stanno creando non po- che preoccupazioni: le economie stanno vacillando per le ricadute della guerra in Ucraina, gli aumenti delle materie prime, i costi dell’energia e della benzina, le conseguenze del climate change e il Covid 19 con la risalita dei contagi. Al di là dell’aspetto umanitario immediato del conflitto, l’impatto combinato di tutti questi fattori hanno innescato una crisi globale che deve farci stare in allerta. Come sta reagendo il settore della ristorazione davanti a queste incognite? Dai dati raccolti ed elaborati dall’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, a giugno l’impennata generale dei prezzi ha toccato solo in parte il comparto di ristoranti e bar (4,4%). L’inflazione pare colpisca più alberghi, bed and breakfast, agriturismi, ostelli e campeggi. Un aumento contenuto, a cui però si aggiungono altre importanti criticità. Dapprima, la mancanza di personale all’interno dei pubblici esercizi. Tra le figure più ricercate, quella del cameriere: il lavoro di sala pare sia considerato poco attraente dai giovani. Colpa del reddito di cittadinanza? Solo in parte. Le ragioni sono molteplici e profonde (servizio a pag. 32). Altra spada di Damocle per il settore, la crisi del grano (pag. 38) che, naturalmente, tocca da vicino chef e pizzaioli. Una criticità che abbraccia molti Paesi, compresa l’Italia dove la tradizione e l’eccellenza in fatto di pasta e impasti non ha paragoni. Ma per fortuna ci sono anche storie positive, come quella che presentiamo nel nostro servizio di copertina e che ci fa ancora sperare in un futuro migliore (pag. 22). È il racconto di uno chef, Paolo Marigliano : una carriera in ristoranti e alberghi di lusso. Poi il Covid, e forse anche la voglia di fare qualcosa di nuovo, lo portano ad abbracciare un progetto molto particolare: quello di Etico Food, una realtà romana no profit nata nel 2018 con l’obiettivo di dare un’opportunità lavorativa e di inserimento sociale a persone affette da disabilità che lavorano al fianco di professionisti della ristorazione. Una storia che mi fa tornare alla mente le parole di una nota canzone: ‘e rinasce un fiore sopra un fatto brutto’…Questa è la mia speranza per il futuro che ci attende. Rimbocchiamoci le maniche e avanti dritto! Buona lettura.
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