QUALITALY_125

OTT. NOV. 2021 36 IN DISPENSA Utilizzare ingredienti a denominazione può rappresentare un richiamo per i consumatori più attenti alla qualità del prodotto e una via per valorizzare, anche economicamente, i propri piatti METTI UNA DOP (O IGP) NEL MENÙ DI ELENA CONSONNI C he l’Italia abbia un ricchissimo patrimonio agroalimentare è risaputo, come anche che un buon numerodi prodotti siano ulteriormente valorizzati da una denomi- nazione protettaDOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione ge- ografica protetta). Forse non è così noto cheutilizzare ingredienti adenominazione (esoprattuttocomunicarlo) puòdiventare un elemento di differenziazione e valoriz- zazione della propria cucina. Di cosaparliamo?Di 315prodotti alimen- tari, cui vanno aggiunti oltre 500 vini e una trentinadi bevandespiritose. “Questo settore – spiega Mauro Rosati, direttore di Fondazione Qualivita, l’ente che si oc- cupa dello sviluppo e della promozione dei prodotti a denominazione - vale circa 17 miliardi di fatturato ed è molto impor- tante anche per l’export: oltre il 20% dei 50 miliardi generati dall’esportazione dei prodotti agroalimentari è protetto da una denominazione. Il comparto è cresciuto moltonegli ultimi anni: nel 2003 si trattava di 578 prodotti, per un valore di 5 miliardi di euro. Laprima regioneperprodotti ade-

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